L’ha confermato la Pennsylvania State University, il cervello ne risente pesantemente: “Fa male come il fumo e la cattiva alimentazione”
Non si scherza con il sonno, soprattutto se si è diabetici e ipertesi. Gli effetti negativi su chi dorme poco non sono da trascurare per la salute perché condizionano la nostra produttività. L’ha confermato un nuovo studio condotto dalla Pennsylvania State University, pubblicato sul Journal of the American Heart Association: gli adulti che riposano meno di 6 ore a notte hanno più probabilità di morire di ictus o infarto. A maggior ragione se hanno problemi di ipertensione o diabete, appunto.
Il sonno ha un ruolo chiave nella vita delle persone che soffrono di queste patologie. Nello studio sono stati analizzati 1654 soggetti tra i 20 e i 74 anni. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi dai ricercatori, che hanno avuto accesso alle documentazioni dei decessi dal 1992 al 2016, con gli esperti che hanno esaminato i dati relativi al sonno dei partecipanti. Delle 512 persone morte entro il 2016, due quinti erano decedute per malattie cardiache o ictus. Tra i soggetti del primo gruppo, cioè i diabetici e gli ipertesi, il rischio di morte prematura per patologie cardiache e ictus era due volte più alto in coloro che dormivano 6 o meno ore per notte.
Gli stessi danni del fumo e della cattiva alimentazione
“La breve durata del sonno dovrebbe essere inclusa come uno dei principali fattori di rischio per le persone che soffrono di diabete e ipertensione”, ha confermato Julio Fernandez-Mendoza, leader dello studio. “Mi piacerebbe vedere più campagne di sensibilizzazione sull’importanza del sonno a livello sanitario. La gente non sa quali pericoli possono nascere dallo scarso riposo notturno”. Il riposo notturno è fondamentale, insomma, a prescindere dall’età. Dormire poco e male, secondo una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a lungo termine provoca gli stessi danni cardiovascolari della cattiva alimentazione, del fumo e della sedentarietà.
Non solo, il sonno è importante anche per il nostro cervello, poiché svolge la funzione di togliere la spazzatura dalla mente. I fluidi che “puliscono” il cervello, mentre dormiamo, operano al massimo dell’efficienza ed eliminano una serie di proteine che possono provocare l’Alzheimer (sempre a lungo termine, chiaramente). Di conseguenza, la domanda cruciale: quante ore bisognerebbe dormire? Secondo quanto riportato dalla National Sleep Foundation, gli adulti dai 18 ai 64 anni dovrebbero riposare dalle 7 alle 9 ore per notte. Il discorso cambia per i bambini e gli adolescenti: 9-11 ore tra i 6 e i 13 anni, 8-10 ore dai 14 e i 17 anni.