E’ ormai destinata a sbloccarsi nel giro di qualche giorno la tragica situazione dello sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood
La situazione dello sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood, rischia seriamente di raggiungere un punto di non ritorno a causa del tempo trascorso dall’inizio di questa protesta, che sta innegabilmente impoverendo entrambi le parti (sceneggiatori e produttori).
Proprio per questo, dopo l’ennesima guerra fredda, pare che le due fazioni siano più intenzionate che mai a raggiungere un accordo e, quindi, di rimettersi ai tavoli delle trattative.
I ritardi delle produzioni stanno letteralmente facendo slittare ogni progetto in cantiere o in programma, rischiando di generare un costosissimo buco di uscite per quanto concerne il mercato cinematografico hollywoodiano. E’ necessario correre ai ripari, tanto per gli studi di produzioni, quanto per gli stessi sceneggiatori che, senza lavori disponibili, rischiano di trovarsi senza cibo in tavola entro qualche settimana. Sono passati più di quattro mesi dall’inizio dello sciopero, partito a maggio di quest’anno, ma, nonostante le numerose trattative dell’ultimo mese, sono stati raggiunti risultati trascurabili. La lotta all’intelligenza artificiale, le trattative per vedersi alzati i salari e l’acquisizione di alcune garanzie rispetto al futuro, sono alcuni temi che i produttori, attraverso alcune controproposte, stanno tentando di migliorare per la categoria degli sceneggiatori che, fino ad adesso, non pare essere soddisfatta dei compromessi tentai dagli studios.
Pochi giorni fa, l’associazione dei produttori ha comunicato che “ha contattato l’AMPTP e ha richiesto un incontro per portare avanti i negoziati”, e “ogni società membro dell’AMPTP è impegnata e desiderosa di raggiungere un accordo equo, e di collaborare con il WGA (il sindacato degli sceneggiatori), per porre fine allo sciopero”. Gli sceneggiatori, dal canto loro, sono definitivamente propensi a chiudere la questione e, di conseguenza, ci si aspetta che, già nei prossimi giorni, possano essere raggiunti dei risultati concreti. Ricordiamo inoltre che, anche se si dovesse raggiungere un accordo domani ( prospettiva particolarmente utopistica), si dovrebbe ugualmente attendere qualche settimana per far ripartire la complessa industria dell’audiovisivo.
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