Lo sciopero degli sceneggiatori sta mettendo a dura prova i produttori di Hollywood, che ora hanno davvero intenzione di sbloccare la situazione
Sono ormai 143 giorni che lo sciopero degli sceneggiatori seguita ma, dopo svariati mesi e false speranze, iniziano a emergere alcuni indizi che propendono per una tregua tra le parti.
Mentre Hollywood trema a causa dello sciopero del sindacato degli sceneggiatori, gli studios, ovvero la fazione accusata dalla WGA (associazione degli sceneggiatori), iniziano a intravedere la luce in fondo al tunnel, grazie ad alcuni tavoli di trattativa conclusi con sensazioni positive.
Le trattative fanno un passo avanti
Dopo 100 giorni di silenzio assordante, si erano finalmente sbloccati i tavoli di trattativa, ma, anche in quel caso, gli esiti delle trattative non erano stati particolarmente incoraggianti: tra frecciatine sui social e riunioni chiuse senza la benché minima sensazione di un reale passo in avanti, fino a pochi giorni fa la crisi dell’industria non prometteva miglioramenti a breve termine. Da qualche giorno, invece, pare che qualche spiraglio sia comparso, probabilmente a causa del grande timore di entrambe le parti. Difatti, se da una parte gli stessi sceneggiatori rischiano di rimanere senza pane in tavola per tenere il punto, gli studios stanno andando pericolosamente incontro ad una stagione televisiva e cinematografica semplicemente prova di contenuti. Se si considera anche lo sciopero degli attori, le produzioni statunitensi sono realmente in crisi e, iniziare a concedere qualcosa in più ai propri lavoratori più scontenti, potrebbe senza dubbio evitare ulteriori ritardi.
Il 20 Settembre, nel corso dell’ultima sessione di trattative, si sono seduti al tavolo alcuni esponenti di spessore dell’industria statunitense, proprio per tentare di calmierare i danni causati da questo lungo sciopero. Questa volta, tra l’altro, oltre alla gradita presenza di queste influenti figure dell’industria, la riunione non si è interrotta a causa di incomprensioni o dissapori e già questa è una notizia. Tra i tanti, erano presenti Bob Iger di Disney, Ted Sarandos di Netflix, Donna Langley di NBCUniversal e David Zaslav della Warner Bros Discovery… insomma, non certamente gli ultimi arrivati. Ricordiamo che, per gli studios, appare davvero fondamentale recuperare il prima possibile le proprie penne creatrici, poiché, anche se si dovesse raggiungere un accordo in tempi brevi, si dovrebbero attendere delle settimane per vedere i primi risultati del lavoro degli sceneggiatori. Dunque, per tentare di salvare la stagione 23/24, risulta davvero fondamentale accordarsi entro i prossimi giorni.