Sebbene le trattative potrebbero impiegare svariati giorni, sono finalmente entrate nel vivo, con la prima controproposta avanzata verso la WGA.
Dopo più di cento giorni di sciopero, ieri è finalmente avvenuto l’atteso e insperato incontro tra la WGA (Writers Guild of America) e l’associazione dei produttori AMPTP.
Le trattative sono fortunatamente ripartite, ma, dalle prime fonti, sembrerebbe che il processo di risoluzione potrebbe impiegare più del previsto, a causa dei complessi temi da sbrogliare e alla necessaria definizione di alcuni elementi fondamentali.
I primi spiragli di luce
Ricordiamo che lo sciopero, ancora in atto, è ufficialmente lo sciopero più longevo mai avvenuto ad Hollywood e, l’unico davvero paragonabile, risale al 2007/2008. In quel caso, le trattative conclusive durarono circa una settimana, utili al raggiungimento di un accordo soddisfacente per entrambi le parti, ma, in questo caso, i nodi sembrano essere numerosi ma, sopratutto, di più complessa gestione. Le due “fazioni” sono restie a cedere terreno e in gioco c’è il futuro dell’industria audiovisiva statunitense. Programmi televisivi in stand by, produzioni cinematografiche bloccate o direttamente rinviate… insomma, Hollywood è nel panico, ma la controproposta dei produttori pare accennare ai primi compromessi in termini di trattative.
La WGA ha diffuso una comunicazione di servizio ai propri membri, nella quale venivano informati della controproposta ricevuta. Anche se dovesse essere immediatamente accettata, e difficilmente crediamo che ciò possa accadere, saranno necessari quattro giorni perché lo scioperi si concluda definitivamente. Ecco la comunicazione diramata: “Il vostro Comitato di Negoziazione ha ricevuto oggi una controproposta dall’AMPTP. Valuteremo la loro offerta e, dopo un’attenta riflessione, torneremo da loro con la risposta della WGA la prossima settimana. A volte si può ottenere maggiori progressi nei negoziati quando vengono condotti senza una descrizione dettagliata delle mosse di ciascuna parte e una successiva dissezione pubblica del significato delle mosse. Questo sarà il nostro approccio, almeno per il momento, fino a quando non ci sarà qualcosa di significativo da riportare, a meno che gli studios non utilizzino i media o rappresentanti dell’industria per cercare di influenzare la narrazione. La Guild ha sempre il diritto di comunicare con i nostri membri e lo faremo quando pensiamo che ci siano notizie che avete bisogno di sapere. Nel frattempo, vi preghiamo di continuare a dimostrare il vostro impegno presentandovi ai picchetti: per voi stessi, i vostri colleghi scrittori, SAG-AFTRA, i colleghi membri del sindacato e tutti coloro nella nostra comunità che sono colpiti dagli scioperi”.