Scontrini pazzi in questa pazza estate. L’ultimo arriva direttamente da una delle mete estive più gettonate in questa stagione [VIDEO]
Oramai sembra essere diventata una vera e propria “moda”. Quella di pubblicare scontrini dal prezzo esagerato e, di conseguenza, quella di lamentarsi sui social di quanto una persona ha speso. A dire il vero i prezzi, che hanno voluto giustificare gli stessi titolari di locali o altro, hanno fatto decisamente discutere. Come l’aggiunta di due euro per la divisione di un toast.
La rottura di un piatto che è stato fatto pagare ben 20 euro, il taglio della torta un euro a fetta. Insomma, qualcuno ha superato davvero il limite. L’ultimo “scontrino pazzo” di questa indimenticabile (si fa per dire) estate arriva direttamente dalla Sardegna. Precisamente da Porto Cervo. La denuncia arriva da un noto influencer molto conosciuto sui social network.
Il protagonista in questione è Giuseppe Russo. Anche se molti lo conoscono per essere il gestore e fondatore della pagina “Il mio viaggio a Napoli“. Anche l’influencer ha voluto denunciare l’ultimo scontrino folle che ha ricevuto in un noto bar di Porto Cervo. Insieme a lui la sua inseparabile compagna, Federica Franco. I due decidono di prendersi qualcosa in un locale. Il ragazzo ha voglia di provare il caffè sardo, mentre lei un bicchiere di orzata.
Anche se, l’obiettivo vero e proprio, è scoprire quanto sarà il totale dello scontrino. Ovviamente la cifra è stata decisamente alta. Anche se il prezzo ha notevolmente spiazzato Russo che non si aspettava una cifra del genere, ma decisamente molto di meno. Una esperienza che, a quanto pare, non hanno alcuna intenzione di rifare. Sotto shock anche buona parte dei loro follower che hanno commentato indignati.
C’è anche chi, però, ha protetto il bar (la maggior parte sardi). Una utente ha scritto: “Ti trovi a Porto Cervo, non nel bar sotto casa“. Queste sono state le parole di lui: “Abbiamo scelto un bar a caso del centro. Sul menù una coppetta di gelato costava 30 euro, l’acqua tra i 15 e i 20 euro. Volevamo andare via, ma abbiamo voluto ordinare almeno un caffè e una orzata“.
Una volta aver ordinato le loro richieste il cameriere ha portato, oltre al caffè e al bicchiere di orzata, anche un vasto aperitivo. Lo stesso che comprendeva: pomodori, carote, pizzette, olive, arachidi e tramezzini e biscotti. “Era tutto buonissimo, meno il caffè. Quando abbiamo visto lo scontrino ci è venuto un coccolone: 50 euro totali per il caffè (30) e l’orzata (20). Sapevamo che è una città molto cara ma non così” ha concluso.
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