27L’Intelligenza artificiale ha fatto un passo ancora più importante: grazie ad esso è stato scoperto un nuovo potente antibiotico.
Si tratta di una scoperta davvero molto importante che certamente porta una vera innovazione in campo medico, è stato infatti scoperto un nuovo e potente antibiotico in grado di contrastare il superbatterio Acinetobacter baumanni.
In particolare questo batterio è stato identificato proprio dallo studio dell’Oms, come uno dei più resistenti e più pericolosi al mondo e ad averlo scoperto è stata proprio l’intelligenza artificiale grazie ad un processo che potrebbe rivelarsi una vera rivoluzione da questo punto di vista.
“La nuova molecola, infatti, è stata trovata dall’algoritmo tra quasi 7mila candidati in appena 2 ore” questo riporta la nota ufficiale su cui è stato registrato questo procedimento, ma approfondiamo il discorso.
Insomma si tratta di una scoperta davvero unica in questo campo e ad averla fatta è stata proprio l’intelligenza artificiale, il risultato che a tutti gli effetti si può considerare rivoluzionario, è stato riportato sulla rivista Nature Chemical Biology da un gruppo guidato dalla canadese McMaster University.
“Apre la strada alla possibilità di velocizzare enormemente il processo di scoperta di nuovi antibiotici per molti altri microrganismi che minacciano la salute dell’uomo e non solo. La scoperta di nuovi antibiotici contro il batterio A. baumanni, che si trova spesso negli ospedali e può portare a gravi infezioni, attraverso i metodi tradizionali si è rivelata una sfida, a causa della grande quantità di tempo, dei costi elevati e degli scarsi risultati” questo hanno fatto sapere i ricercatori che ci hanno lavorato a stretto contatto.
Per essere ancora più precisi, questi ricercatori guidati da Gary Liu, Denise Catacutan e Khushi Rathod, per arrivare a questa conclusione, si sono appunto, affidati a un algoritmo in grado di accedere a centinaia di milioni, forse miliardi, di molecole con proprietà antibatteriche e cosi come hanno spiegato gli autori dello studio: “Per ottenere i dati con cui addestrarlo hanno prima coltivato in laboratorio il batterio, esponendolo a circa 7.500 composti chimici diversi: la struttura di ciascuno di questi è stato poi dato in pasto all’algoritmo, insieme alle informazioni associate alla loro efficacia. Una volta pronta, l’IA ha passato al vaglio una libreria di 6.680 molecole mai valutate prima, fornendo i 240 candidati più promettenti in un paio d’ore. A questo punto, la palla è passata ai ricercatori, che testando i composti in laboratorio hanno individuato il nuovo antibiotico”.
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