Scuola, bocciatura vietata? Le novità dopo la sentenza del Tar

E’ arrivata la sentenza in favore della studentessa con sei insufficienze: ecco cosa cambia a scuola dopo la decisione del Tar

Sta diventando un vero e proprio problema quello relativo alle decisioni prese a scuola sulle bocciature. In particolare sta facendo discutere la sentenza del Tar che con sei insufficienze ha permesso a una studentessa di prima media non essere bocciata. Sulla base di questo quindi, la bocciatura è vietata?

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Scuola, le novità sulla bocciatura – Notizie.top (PixaBay)

In questo specifico caso gli insegnanti avevano deciso di bocciare la ragazza che frequenta le medie per via delle numerose insufficienze ma secondo il Tar però la scelta del corpo docenti è da rivedere, perché lo scopo della bocciatura è di educare e non affliggere i più giovani.

Così il Tar Lazio ha evitato di far ripetere in automatico l’anno ad una studentessa delle scuole medie di Tivoli malgrado avesse collezionato ben sei insufficienze. In definitiva sulla sentenza si legge che “la promozione deve essere la regola”. Ad avviso dei giudici amministrativi, infatti, la mancata ammissione non deve essere un provvedimento afflittivo, ma educativo.

Bocciatura, ecco come funziona
La giovane studentessa aveva insufficienze in geografia, francese, matematica, scienze, inglese e musica e gli insegnanti avevano deliberato all’unanimità la bocciatura, ma la famiglia della ragazza ha presentato ricorso ai giudici.
I genitori, racconta Il Messaggero, si sono rivolti agli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis: è stato presentato il ricorso davanti al Tribunale amministrativo, chiedendo appunto l’annullamento del provvedimento, del verbale di scrutinio e della pagella.
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Scuola, Cosa cambia dopo la sentenza del Tar – Notizie.top (PixaBay)

Il Tar non si è trovato in accordo con gli insegnanti; la sentenza infatti stabilisce che “l’alunna, dal primo mese di scuola fino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti”. La scuola ha le sue responsabilità e secondo i giudici i docenti hanno peccato nel non aver proposto sistemi di ausilio e di supporto per il recupero. Secondo il Tar quindi i professori non avrebbero considerato il percorso della studentessa dall’inizio alla fine.

Tuttavia questa decisione da parte del Tar non significa che non è ammessa in nessun caso la bocciatura alle scuole medie, ma è un segnale volto a far riflettere gli insegnanti sulla scelta da fare, tenendo soprattutto conto del percorso dell’alunno a rischio anno, senza soffermarsi soltanto ai ‘semplici’ voti.

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