L’inflazione con il rialzo generalizzato dei prezzi ha colpito anche il settore scolastico per libri quaderni e tutto il necessario per gli studenti
Quando eravamo piccoli una delle cose più belle del rientro dalle vacanze era l’uscita per l’acquisto di tutte le cose necessarie per l’inizio della scuola. Certo è che “le cose” necessarie erano poche: astuccio, zaino, penne e matite. Adesso le esigenze sono cambiate, ma purtroppo anche i prezzi di tutto, e molte famiglie sono costrette a ripiegare su soluzioni diverse per risparmiare.
Tutto questo emerge chiaramente dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori: la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 606,80 euro per ciascun alunno, con un incremento del +6,2% rispetto al 2022. Non va meglio sul fronte dei testi scolastici: per ogni studente in media si spenderanno 502,10 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2022 è del +4%.
Contro il caro-scuola le famiglie sono costrette a tagliare il superfluo per cercare il risparmio, è un po’ tornare ai vecchi tempi. Adesso è una vera e propria strategia per contrastare i forti rincari dei vari prodotti che compongono il corredo scolastico. Infatti buona parte degli studenti hanno dovuto accontentarsi di un budget decisamente ridotto rispetto agli anni scorsi. “Dati allarmanti, che gravano su bilanci familiari già duramente compromessi dai continui rincari dell’energia, dei carburanti e dei beni alimentari in primis. Diventa allora sempre più necessario escogitare le strategie su come risparmiare, anche in questo contesto”. conferma Federconsumatori. Fortunatamente in questo ultimo periodo va molto forte il ”second hand”, in tutti i campi, e quello scolastico segue velocemente il trend.
“Sia per i libri che per il materiale scolastico acquistare prodotti usati rappresenta un’ottima strategia di risparmio, che consente di spendere tra il 26% e il 50% in meno rispetto al nuovo. Dalle classiche bancarelle dei libri usati, ai gruppi sui social network, agli ex studenti, oggi, online e no, sono moltissimi i canali che consentono di trovare prodotti usati a prezzi davvero convenienti. La consapevolezza di fare una scelta green ha reso ancor più popolare e diffusa questa modalità di acquisto. Per quanto riguarda i libri è necessario verificare l’edizione dei testi, evitando di acquistare quelli troppo datati oppure sapendo di dover ricorrere a delle integrazioni con l’aiuto dei professori o dei compagni che hanno acquistato la nuova edizione” continua la Federconsumatori.
E i dati lo confermano. Una ricerca di Skuola.net rivela che appena il 16% degli studenti, ad esempio, ha detto di aver sostituito lo zaino. Oltre 8 su 10, invece, hanno continuato a usare quello riposto nell’armadio a giugno. Una scelta per alcuni dettata dalle ristrettezze economiche: circa 1 su 10 confessa che avrebbe voluto comprarne uno nuovo, ma non ha potuto. Addirittura 4 su 10 dicono di non aver più bisogno del diario, un tempo biglietto d’ingresso a scuola, e di utilizzare metodi alternativi, al 6% il compito è stato semplificato dalla scuola, che ha imposto il diario d’istituto, un altro 11% ha cercato di risparmiare il più possibile, mentre il 28% ha trovato un giusto compromesso tra modello e prezzo. Solo il 15% ha puntato tutto sul brand, anche a costo di pagare di più.
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