Serie A, a partire dalla prossima stagione sportiva cambia veramente tutto: dai recuperi fino ad arrivare addirittura alle esultanze: tutto quello che serve sapere
Oramai manca davvero poco all’inizio della nuova stagione della Serie A. Il 19 agosto, infatti, ci sarà il fischio di inizio che vedrà impegnate le squadre del massimo torneo italiano. Pronte a tutto per la vittoria finale. Chi riuscirà a strappare, dal petto, lo scudetto che il Napoli ha strameritato lo scorso campionato? Nel frattempo, però, arrivano delle novità importanti per quanto riguarda il mondo arbitrale.
Soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione del recupero e, addirittura, sulle modalità (sempre di recupero) per quanto riguarda le esultanze. Tutto quello che serve sapere in merito è stato spiegato nel corso del ritiro che gli arbitri hanno effettuato a Cascia (provincia di Perugia) dove sono state annunciate delle importantissime novità pronte ad essere rivelate.
Due minuti di recupero in più nel primo tempo, dai 7 ai 10 nella ripresa. Questi sono i dati che sono stati emanati direttamente dalla Can e che, molto probabilmente, vedremo nelle partire del prossimo campionato. Non una novità visto che, tutto questo, lo abbiamo visto nel corso dell’ultimo Mondiale che si è disputato in Qatar. Questa modalità è pronta ad essere messa in atto anche nel campionato di Serie A.
Una direttiva che è stata spiegata chiaramente nel corso dell’ultimo ritiro della CAN A e B. Non è finita qui visto che si presterà, particolare attenzione, al tempo perso da parte dei calciatori impegnati nei festeggiamenti dopo la realizzazione di una rete. Quindi, a questo punto, è più che chiaro il fatto che una partita di calcio non sarà più di 90 minuti (più recupero), ma di almeno 100 minuti (se non di più).
Ovviamente sempre secondo le medie diramate dall’Associazione. Sempre secondo le prime medie si giocherà, rispetto alla stagione passata, un giorno in più. Precisamente 25 ore e mezza circa. Questo è quello che ha voluto ribadire il noto quotidiano “Corriere dello Sport“. Impossibile, quindi, gustarsi una partita senza minuti “extra”.
Una buona notizia per lo spettatore da casa (non tifoso): un po’ meno per il sostenitore di una squadra che dovrà attendere il triplice fischio finale dell’arbitro (magari dopo che la sua squadra sta vincendo solo di una rete e l’altra attacca). L’obiettivo della Fifa, e in particolare del presidente della Commissione Arbitrale della FIFA, Pierluigi Collina, è arrivare a toccare quota 60 minuti di gioco effettivo. Nella Serie A, a giugno, si è conclusa con i minuti effettivi che si sono assestati a quota 55.
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