23Che tipo di attività fisica può fare una persona che ha settanta anni, senza però mettere a rischio la sua salute in nessun modo.
Uno dei motivi che potrebbe portare ad avere dei problemi cardiaci nel corso del tempo, cosi come hanno detto gli esperti, è la scarsa attività motoria e lo sport. E infatti molto spesso viene raccomandato di svolgere un pò di movimento fisico di cui almeno 300 minuti alla settimana di attività moderata o 150minuti di attività più vigorosa.
Ovviamente non tutti possono permettersi di portare avanti un tipo di allenamento particolare, le cose cambiano a secondo anche della fascia di età in cui ci si trova ad essere.
E quindi a questo punto la domanda che sorge spontanea è la seguente: che tipo di attività deve avere una persone che magari si trova ad avere settant’anni e che vuole comunque stare in allenamento, senza però avere delle conseguenze sulla propria salute?
Come detto prima, praticare uno sport è sempre qualcosa di importante specialmente ad una certa età, ma quello che si deve sempre tenere da conto è di farlo responsabilmente e senza rischiare anche altri problemi per la propria salute.
“L’esercizio fisico, invece, un presidio gratuito, praticabile ovunque e a disposizione della quasi totalità dei nostri pazienti, viene spesso dimenticato dai medici o, in alternativa, prescritto con una metaforica pacca sulla spalla al paziente. Difficile, quindi, dare un consiglio generale che valga per chiunque. Vari fattori, tra cui il grado di precedente allenamento fisico o l’eventuale presenza di patologie concomitanti, possono condizionare il carico di lavoro suggerito“ questo dicono gli esperti.
Quindi per capirci meglio, l’età anagrafica non è un fattore sufficiente per potere evitare l’attività fisica, la grande accortezza è quella di portarla avanti in modo graduale e per essere ancora più sicuri che le cose stiamo andando bene, il consiglio è quello di eseguire un test da sforzo cardiopolmonare.
“Si tratta di una pedalata con un carico incrementale in cui si registrano simultaneamente – oltre alla pressione e all’elettrocardiogramma – i gas espirati attraverso una maschera. Questo studio della ventilazione, a riposo e da sforzo, fornisce elementi importantissimi a scopo diagnostico, prognostico e terapeutico, in grado di guidare una corretta prescrizione di esercizio fisico, con tanto di frequenza cardiaca suggerita” cosi concludono gli esperti.
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