Sinisa Mihajlovic, il ricordo della moglie Arianna: “Primi mesi tremendi, poi ho indossato l’armatura”

A distanza di mesi dalla scomparsa dell’ex calciatore, la compagna prova a reagire: “Non è facile, ma lui questo avrebbe voluto”

Lo scorso dicembre è prematuramente venuto a mancare all’affetto dei sui cari Sinisa Mihajlovic, ex calciatore e allenatore stimato e rispettato da tutto il mondo del calcio e non solo. Tanti infatti hanno pianto e continuano a piangere la sua scomparsa, avvenuta a seguito di una terribile malattia che Sinisa ha combattuto con la grinta di un leone.

Arianna Rapaccioni Sinisa Mihajlovic
Arianna Rapaccioni ricorda il marito Sinisa Mihajlovic – Notizie.top (Instagram)

Inspiegabile il vuoto che ha lasciato, soprattutto alla sua famiglia, alla moglie Arianna Rapaccioni e ai suoi cinque figli, che anche sui social lo ricordano costantemente. A parlare per la prima volta dopo la tragica scomparsa è stata la compagna di una vita Arianna che sulle pagine di Chi non ha nascosto le sue fragilità, ma al contempo ha tirato fuori la determinazione per andare avanti, proprio come avrebbe voluto suo marito Sinisa.

Arianna Mihajlovic: “E’ stato come ricevere uno schiaffo”

Aprire la casa senza di lui non è stato facile. Immaginavo di vederlo la sera nel nostro patio, col sigaro. Insieme ai miei figli però ci siamo imposti di ripartire, perché lui avrebbe voluto questo, ma mi manca come l’aria. Quando ho aperto la porta ho trovato i suoi scarpini – esordisce Ariannale sue tute, i suoi vestiti. Mi sono fermata, come se avessi ricevuto uno schiaffo“.

C’è chi mi ha visto prendere un aperitivo, chi mi ha giudicato perché vestivo in un certo modo: ma loro non hanno camminato con le mie scarpe. Giudicatemi pure, non me ne frega niente“, ha continuato la moglie di Mihajlovic.

Sinisa Mihajlovic Arianna Rapaccioni
Sinisa Mihajlovic e la moglie Arianna Rapaccioni – Notizie.top (Instagram)

Arianna va oltre le critiche gratuite che qualche ‘leone da tastiera’ scrive senza pensare: “La gente parla, ma noi non siamo matrioske. Come dice il mio analista: la gente si ferma al primo strato, ma non va mai dentro, non conosce il resto. I primi mesi con i miei cinque figli sono stati tremendi, ma poi ho indossato l’armatura“.

Ad insegnare grinta e determinazione alla sua amata è stato sicuramente Sinisa: “Mio marito una settimana prima di morire ha fatto dieci chilometri di corsa e io mi devo abbattere o cadere in depressione?“, ha concluso lady Mihajlovic tirando fuori la sua forza anche in un momento così triste e doloroso.

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