Smaltimento dei rifiuti, al via una semplificazione

Pare proprio essere in arrivo una sorte di semplificazione per quello che concerne lo smaltimento dei rifiuti: di cosa si tratta?

Sembra che siano in arrivo delle notizie davvero positive che hanno a che fare con lo smaltimento dei rifiuti, secondo le prime indiscrezioni pare si stia lavorando verso una semplificazione vera e propria.

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Ad avere annunciato il tutto è stata la viceministra dell’Ambiente e alla Sicurezza energetica Vannia Gava ha annunciato importanti novità regolamentari per semplificare le norme che regolano la costruzione degli impianti di smaltimento.

Ad oggi, gli unici centri di preparazione per il riutilizzo sono autorizzati con provvedimenti regionali e caratteristiche operative differenti, nonché con tempistiche lunghe e disincentivanti. Con l’intervento normativo, al contrario, consentiamo l’apertura dei centri con procedura semplificata, promuovendo una maggiore intercettazione di quei rifiuti che possono riacquistare nuova vita e valore sul mercato” queste le sue parole.

Rifiuti e smaltimento: al via dei processi di semplificazione

Insomma è una notizia davvero entusiasmante quella che ha a che fare con il lavoro che si sta svolgendo attorno allo smaltimento dei rifiuti che sta andando verso una vera e propria semplificazione, però importante.

L’esempio migliore di quanto spiegato da Gava riguarda lo smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), spesso difficile da operare: “In questo modo avremo meno costi di smaltimento, più economia circolare, maggiore tutela ambientale e promozione di imprese e occupazione” ha confermato e ancora: “La chiave del decreto, vicino alla firma come dichiarato dalla stessa Gava, sarà semplificare e uniformare le norme tra le diverse Regioni”.

Dopo la pubblicazione, avvenuta il 3 giugno scorso, del decreto per l’entrata in vigore del nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, il dibattito passa agli impianti di riciclo.

E’ infatti importante capire come ogni anno vengano prodotti circa 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti e nella maggior parte dei casi si tratta di rifiuti urbani, ovvero detriti quotidiani raccolti e trattati dai comuni e generati prevalentemente dalle famiglie.