Smartphone: come cambieranno con le nuove norme europee

E’ tempo di regole nuove in fatto si smartphone, ad essere entrate in vigore sono le nuove regole europee. Di cosa si tratta?

Parliamoci chiaro, sarebbe davvero impossibile vivere senza uno smartphone o un tablet a nostra disposizione e quindi sarà anche per questo motivo che andando avanti con il tempo, le regole cambiano e si evolvono.

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Proprio di recente infatti, sono state introdotti dei nuovi sistemi che sembrano essere strettamente collegati con delle novità che hanno effetto sull’impatto ambientale: “I telefonini consumano energia ed inquinano, e neanche poco. Vista la crescente attenzione ai temi ambientali, l’UE ha deciso di intervenire”.

Per questo motivo, la Commissione Europea ha proposto un nuovo regolamento delegato con il fine di implementare le norme sull’ecodesign e il piano d’azione sull’economia circolare. Smartphone e tablet dovranno essere più longevi, più efficienti e riparabili. Ma cerchiamo di entrare nel merito e di capire che cosa cambia da ora in poi.

Smartphone è tempo di novità: che cosa cambia?

Come detto prima, sono entrate in vigore delle nuove regole che hanno a che fare con il proprio smartphone, ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: che cosa cambia?

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Il primo impatto positivo riguarda l’energia spesa nei processi produttivi, con un risparmio pari a quasi 14 terawattora di energia primaria in un anno entro il 2030. Rispetto ad oggi si tratta di un taglio pari al 30%, il che non è poco” questa è la nota ufficiale che arriva dalla Commissione Europea e che sottolineano come il fattore principale sia quello di ridurre l’energia e i costi di produzione, cercando anche di ottimizzare l’utilizzo di materie prime e anche il riciclo.

Quindi entrando ancora di più nello specifico, partone e sono ufficialmente in vigore i nuovi standard, tra i punti da tenere a mente troviamo:

  • le batterie dovranno essere in grado di sostenere non meno di 800 cicli di carica e scarica riuscendo a mantenere almeno l’80% dell’originaria capacità
  • i pezzi di ricambio, per chi ripara questi oggetti, dovranno essere disponibili nell’arco di 5-7 giorni lavorativi, oltre che reperibili per ben 7 anni dopo il ritiro dal mercato
  • il software infine, deve essere in grado di garantire aggiornamenti per non meno di 5 anni a partire dal momento del lancio sul mercato.

Capito questo la domanda che sorge spontanea è la seguente: quando entreranno in vigore le nuove regole? Pare che ci siano due mesi per potere discutere la proposta e nel caso sollevare obiezioni, inseguito ci sarà un periodo di adattamento di due mesi prima dell’entrata in vigore vera e propria delle nuove regole.