“The Boss” con una notte di musica ha voluto aiutare la gente emiliana a esorcizzare la paura. Il concerto di Ferrara, anche se andato in scena in extremis, ha infiammato i fan accorsi da tutte le parti d’Europa
E’ stato in forse fino all’ultimo il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, quarta tappa del tour europeo e una delle due italiane. Poi il parco è stato reso agibile prosciugando l’acqua e spargendo ghiaia e fieno. Nonostante i disagi e le lunghe attese, il Boss ha regalato ai 50mila fan due ore e mezzo di grande rock. Polemiche per l’opportunità del concerto nei giorni dell’alluvione in Emilia-Romagna.
L’enorme tragedia che si è abbattuta sulla popolazione dell’Emilia Romagna in queste ultime ore ha colpito tutti profondamente. La macchina dei soccorsi lavora senza sosta per cercare di alleviare gli enormi problemi causati dall’esondazione di quasi tutti i fiumi che bagnano la regione.
Le polemiche dopo la tragedia
Il tam tam polemico sui social ha scandito la vigilia segnata dalla furia del maltempo che ha messo in ginocchio la vicina Romagna, provocando vittime, evacuazioni e danni per miliardi. Ma il concerto in programma giovedì scorso di Bruce Springsteen a Ferrara, città comunque risparmiata dalla furia del maltempo e dall’esondazione dei fiumi, si è svolto regolarmente. Il Boss, davanti a circa 50mila fan che avevano comprato il biglietto da mesi e che arrivavano da tutta Europa per assistere alla prima delle tre date italiane con la sua E Street Band, ha regalato una serata di speranza, aperta non a caso da uno dei suoi brani più belli e intensi: “No surrender”, mai arrendersi. In tanti, soprattutto sui social, avevano criticato la decisione di non rinviare il concerto, visto le enormi problematiche che nelle ultime ore stavano vivendo migliaia di persone nella regione, ma è stato lo stesso Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, a precisare che il concerto, “vista l’enorme complessità, non poteva prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d’albergo per diversi giorni”.
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Tra il pubblico anche volti noti
Il concerto è riuscito comunque ad andare in scena regolarmente anche se con cinque ore di ritardo per permettere alla Commissione di vigilanza i doverosi controlli sulla fruibilità del parco e alla fine Springsteen ha ripagato chi aveva sfidato anche l’inclemenza del tempo con un concerto epico, di quelli che si ricorderanno a lungo anche per il contesto in cui si è svolto. Il Boss ha eseguito gran parte del suo repertorio mandando il visibilio i 50mila fan, in mezzo ai quali è spuntato anche qualche volto noto. In primis quello di Roberto Baggio, leggenda del calcio italiano, beccato dall’altro ex calciatore Massimo Ambrosini, che ha postato il selfie sul suo profilo ufficiale di Instagram. “Vai da Springsteen e incontri ROBI BAGGIO. I numeri uno si riconoscono”, ha postato l’ex centrocampista del Milan e della Nazionale e ora apprezzato commentatore per DAZN e Prime Video. Post che comunque non ha fermato le risposte polemiche da parte di qualcuno che ha voluto sottolineare come a pochi chilometri di distanza si era consumata una tragedia non ancora conclusa.