Grazie anche alle campagne di dissuasione del governo, all’introduzione di alcuni divieti, le cosiddette “svapo” registrano per la prima volta un calo nelle vendite
Terminata la fase pandemica, che aveva fatto registrare per le sigarette elettroniche picchi di vendita mai avuti prima ora, secondo una recente analisi, le vendite negli Stati Uniti sono calate drasticamente anche a causa di una campagna governativa di sensibilizzazione, soprattutto verso la popolazione più giovane.
Le nuove regole, adottate anche in tanti altri paesi Italia compresa, hanno visto come novità principale l’equiparazione delle sigarette elettroniche e di quelle a tabacco riscaldato a quelle tradizionali. L’uso di questi dispostivi sarà, infatti, vietato esplicitamente in tutti i luoghi in cui è già previsto il divieto per le sigarette tradizionali.
Secondo un’analisi pubblicata giovedì dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), uscita oggi sul New York Times, dopo i picchi registrati nelle vendite delle sigarette elettroniche negli scorsi anni, quelli della fase pandemica, negli ultimi mesi sono arrivati i primi cali nei consumi, fino al 12% soltanto a dicembre, grazie anche alle campagne di dissuasione del governo e all’introduzione di nuovi divieti dopo aver equiparato le elettroniche alle sigarette a nicotina tradizionali. L’uso tra i giovani delle sigarette elettroniche è aumentato vertiginosamente nel corso degli anni. Recenti dati di un sondaggio annuale, condotto per il National Institute on Drug Abuse, avevano riportato che nel 2017 il 19% degli studenti tra i 17 e i 18 anni aveva dichiarato di aver “svapato” nel corso dell’ultimo anno. Sempre nello stesso anno il 16% aveva solo tra 15 e i 16 anni e l’8% tra i 13 e i 14. Proprio nel 2021.
Ora la tendenza sembra essersi arrestata e i dati cominciano a manifestare un significativo calo nella vendita delle sigarette elettroniche. Analizzando i risultati della ricerca del Cdc, circa il 14% degli studenti delle scuole superiori e l’11% dei giovani adulti ha detto di aver utilizzato i dispositivi elettronici per il fumo negli ultimi 30 giorni del sondaggio. Scrive a questo proposito il NYTimes che però le vendite erano ancora in crescita fino a maggio dello scorso anno, ma poi sono diminuite del 12% fino a tutto dicembre. La Food and Drug Administration era stata quella che aveva pensato di “favorire l’uso delle sigarette elettroniche, regolandone la vendita sul mercato come espediente per indurre i fumatori adulti al passaggio a un prodotto meno dannoso”, ma ha poi faticato nella regolamentazione delle stesse, perché frattanto i vaporizzatori aromatizzati hanno inondato il mercato di tutta la nazione. Ecco perchè nel frattempo i sostenitori delle limitazioni hanno fatto pressione sulle autorità perché arrivino a decretare il divieto d’uso delle sigarette elettroniche, come già accaduto in California, dove gli effetti di questa assidua campagna incrociata non hanno tardato a farsi sentire.
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