Stipendio e busta paga: quanto aumenta nel mese di Luglio?

2424Di quanto aumenta lo stipendio nella busta paga del mese di Luglio visto i cambiamenti degli ultimi tempi?

Taglio del cuneo fiscale, 14° mensilità ed il rimborso Irpef sono questi i tre punti per cui potrà beneficiare il lavoratore dipendente che nel caso in cui riuscirà ad avere un beneficio di tutti, si troverà con un mese di Luglio più ricco.

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Stando alle novità introdotte con il Decreto Lavoro infatti: “Si riduce il cuneo fiscale dei dipendenti con un reddito annuo fino a 35mila euro, aumentando la busta paga. Il provvedimento riguarda sia il pubblico che nel privato, ma purtroppo esclude i lavoratori domestici, occasionali, co.co.co., lavoratori autonomi e partite Iva oltre a chi supera il tetto dei 35 mila euro” queste la decisione del Governo Meloni.

Capito quindi le regole generali, possiamo entrare nel particolare per capire qualche cosa di più: quindi cerchiamo di rispondere a questa domanda. Quanto aumenta lo stipendio del lavoratore?

Stipendio: quanto aumenta nel prossimo mese?

Il taglio stabilito fino al 31 dicembre 2023, è ridotto del 7% per i redditi fino a 25mila euro, e del 6% per quelli fino a 35mila euro. L’aumento si vedrà nello stipendio relativo al mese di luglio. Per la fascia attorno ai 15mila euro di reddito l’aumento sarà di 29 euro netti, a 20mila euro sarà di 33 euro e a 25mila euro sarà di 44 euro circa. Chi prende tra i 27.500 e i 30mila euro all’anno l’aumento atteso è di 60 euro netti circa” questo riporta la nota ufficiale sul volere del Governo Meloni.

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A questo si aggiunge anche la quattordicesima mensilità che nella maggior parte dei casi viene erogata entro la metà di Luglio e il cui importo sarà uguale ad un dodicesimo della retribuzione ricevuta nell’anno precedente, quindi una mensilità in più per chi ha lavorato tutto l’anno.

Per concludere poi ci sta anche il rimborso dell’irpef che però non è uguale per tutti e infatti sarà nella busta paga solo se si sono rispettati i criteri e le tempistiche necessarie: “ma come sappiamo il rimborso Irpef spetta a chi ha versato più imposte di quanto avrebbe dovuto, altrimenti sarà il lavoratore a dover pagare l’Irpef dovute”.

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