Con il nuovo capitolo della saga ci sarà un importante ritorno al passato apprezzato moltissimo dai fan della prima ora e non solo
Manca sempre meno all’esordio del nuovo capitolo di Super Mario Bros. Wonder, ritorno alle due dimensioni del personaggio più celebre di Nintendo. Un’avventura totalmente nuova era attesa da tutti i fan e dagli amanti dei giochi di piattaforme: i trailer distribuiti negli ultimi mesi hanno contribuito a scaldare l’ambiente mostrando trasformazioni e meccaniche inedite, create da Nintendo per rinnovare l’esperienza di gioco.
Rimanendo fedeli alla base del primo capitolo, a ogni nuovo progetto gli sviluppatori hanno rielaborato, aggiunto, e a volte anche sottratto, diversi elementi dal videogioco per mantenerlo sempre efficiente e al passo coi tempi. Soprattutto, sono stati capaci di conciliare ciascuna novità legata ai personaggi con le scelte di level design, servendosene per guidare i giocatori, prima ancora di sfidarli.
Super Mario Bros. Wonder arriverà il 20 ottobre, dopo ben undici anni dall’ultimo capitolo 2D. Il videogioco accoglie i giocatori con un’atmosfera calda e familiare, ma non senza alcune novità, a partire già dalla schermata da cui scegliere il personaggio tra Mario, Luigi, Peach, Daisy, Toad (giallo e blu), Toadette, Yoshi (rosso, giallo e blu) e Ruboniglio. Preferendo quest’ultimo, o uno tra i dinosauri, sarà possibile sacrificare l’accesso ai vari potenziamenti in cambio dell’invincibilità, mentre i restanti personaggi, al di là di genere e aspetto, non presentano grandi differenze né abilità specifiche, delegate semmai al sistema delle “spille”. Questo sistema riguarda una serie di potenziamenti selezionabili a monte di ciascun livello, che sono destinati ad aumentare attraverso specifiche sfide e divisi a loro volta tra vantaggi attivi e passivi.
Una volta scelto il bonus desiderato, si passa alla mappa del Regno dei Fiori, una totale novità per questo capitolo. Questa, a sua volta, dopo un breve percorso introduttivo, abbandona ogni rigidità permettendo a Mario e soci di spostarsi a loro piacimento. Potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto, ma in realtà una scelta del genere incrementa di molto la libertà d’approccio ai vari livelli, oltre a rappresentare una piccola rivoluzione per la stessa serie, perlomeno in merito alle meccaniche da “platform”. Rispetto al Regno dei Funghi o alle altre aree, il Regno dei Fiori è pieno di novità, sia a livello artistico che in termini di avversari da affrontare, level design e regole. In uno dei primi scenari sono presenti bisonti azzurri detti Bulrush, capaci di assecondare traiettorie oblique ingannando gli automatismi del giocatore. Da altre parti, invece, è possibile spostare lateralmente dei tubi o “far crescere” piattaforme specifiche per aprire nuovi percorsi.
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