Il Superbonus ritorna a far discutere. La relazione del governo sul Pnrr conferma delle ombre sulla misura. A rischio una cifra importante.
Il Superbonus è stata una delle misure chiave dei governi guidati da Giuseppe Conte. La vittoria del centrodestra ha portato a modificare la misura, ma in queste ultime ore il provvedimento sta ritornando a far discutere e soprattutto, stando a quanto scritto dal Corriere della Sera, mettono a rischio alcuni fondi del Pnrr.
Il premier Meloni, infatti, è al lavoro con la Commissione Europea per rivedere i propri obiettivi per non rischiare di mettere a rischio 15 miliardi di euro. Come scritto nella relazione semestrale “sono necessarie delle modifiche per evitare l’ineleggibilità di alcune tipologie di spese“.
Questo governo, quindi, si è posto come obiettivo quello di provare a cambiare gli obiettivi previsti per il Superbonus e mettere in salvo i 15 miliardi di euro che, senza flessibilità da pare di Bruxelles, questi soldi si trasformerebbero in debito pubblico italiano.
Pnrr, governo al lavoro per le modifiche
Il governo prosegue il suo lavoro per apportare delle modifiche al Pnrr. Uno degli obiettivi principali da parte di questo esecutivo è quello di inserire nel programma il capitolo del RePowerEU. In questo caso, come confermato anche da parte del premier Meloni, i contatti tra Roma e Bruxelles sono sempre più frequenti e si spera di arrivare ad una soluzione in poco tempo.
Ora si è al lavoro anche per cercare di salvare i soldi riguardanti il Superbonus. Il rischio è quello di non riuscire a rispettare gli obiettivi prefissati e per questo motivo le prossime settimane saranno fondamentali.
I dubbi sulla quarta rata
Se la terza rata sarà regolarmente rispettata, ad oggi sulla quarta ci sono dei dubbi. Il governo ha fatto sapere che sono in corso contatti con Bruxelles per apportare delle modifiche al piano e non si esclude che questa posa essere erogata solamente alla fine di questo dialogo.
Si tratta, come spiegato in precedenza, di un piano fondamentale per rilanciare il nostro Paese dopo anni non facili sia per l’emergenza Covid che per la guerra attualmente in corso in Ucraina.
