Forse non ci abbiamo mai fatto neanche caso, ma c’è un motivo preciso per cui nei supermercati non troviamo né orologi né finestre
Dalla mattina quando ci svegliamo fino alla sera quando andiamo a dormire, siamo costantemente martellati da qualche forma pubblicitaria, che mira a veicolare i nostri comportamenti. O meglio, mira a spingere ignari consumatori verso comportamenti che, se avessero la concentrazione per accorgersene, molto probabilmente non terrebbero affatto.
L’esempio più eclatante sono i supermercati, piccole realtà concettualmente costruite per far acquistare anche” l‘inacquistabile “ al poco attento avventore e massimizzare così le vendite.
Perdere la concezione del tempo
Quanti di noi hanno mai realizzato che in tutti i supermercati non ci sono orologi e finestre? Forse a qualcuno sarà venuto in mente che sono tutti completamente chiusi, così per coincidenza, perché molti sono dei capannoni e molti altri sono dentro centri commerciali, quindi “è la struttura che è fatta proprio così”. Ma dovremmo aver imparato che nulla è lasciato al caso. In particolare, il supermercato, così come tutti i negozi e i centri commerciali, è un luogo studiato al dettaglio, in ogni centimetro quadrato c’è l’applicazione di anni di studi di ricerche di marketing, dal tradizionale shelf marketing, dove shelf sta per scaffale, ossia la disposizione dei prodotti seguendo una logica precisa, fino alle notifiche push che arrivano direttamente sullo smartphone, non solo per pubblicizzare il marchio del supermercato, ma addirittura, attivate in real time, quando il cliente è già dentro al punto vendita, per avvertirlo delle promozioni man mano che si avvicina alle corsie dei prodotti.
Tutto è finalizzato per vendere
Tutto è organizzato per spingerci ad acquistare il più possibile, quindi il primo obiettivo è farci rimanere all’interno per un tempo indefinito. Un altro esempio riguarda la pavimentazione, quasi sempre piastrellata. Questo perché il carrello passando velocemente produce molto rumore e per evitarlo tendiamo ad andare più lentamente e quindi a passare più tempo tra le corsie del supermercato e soffermarci più a lungo del necessario. Ecco perché non ci sono orologi, attraverso i quali avremmo la consapevolezza del tempo che scorre e che quindi ci stimolerebbero a sbrigarci e uscire dal supermercato. Stessa motivazione per le finestre, senza le quali non entra luce, non si ha così la certezza del tempo, mentre siamo intenti a girare dentro arraffando tutto ciò che abbiamo “a portata di occhi”. Siamo così come sospesi in una bolla, quasi ipnotizzati, perdiamo la cognizione del tempo. L’illuminazione è artificiale, con luci al neon, che rendono tutte le cose intorno uguali, evitando così di farci ricordare anche se è ancora giorno o no. E’ infatti la stessa tecnica utilizzata nei casinò, dove è importante far perdere il senso del tempo, in modo da far rimanere i giocatori per più ore possibili sul banco.
