Sylvester Stallone per molti anni è stato Rocky Balboa, ma solo oggi rivela a tutti in che modo si è messo in forma per interpretarlo.
Non ha certamente bisogno di presentazioni Sylvester Stallone che oltre ad essere uno degli attori più conosciuti e amati del panorama internazionale, è anche lo stesso che ha dato vita al suo alter ego: un verso personaggio cult tanto da avere una statua al Philadelphia Museum of Art.
Stiamo parlando ovviamente di Rocky Balboa, un personaggio che oltre ad avere attraversato gli anni, ha anche accompagnato tantissime generazioni di persone, ebbene, l’attore in una lunga intervista per il In un’intervista al Wall Street Journal, Sylvester Stallone ha raccontato dell’allenamento che ha seguito prima di registrare Rocky 3, che quasi raggiungeva l’intensità e il livello di veri allenamenti da pugile.
“La mia intera colazione consisteva in due biscotti d’avena fatti con riso integrale e 10 tazze di caffè, perché volevo mantenere il mio grasso corporeo al 2,8%, Stavo dimenticando il mio numero di telefono. Mangiavo solo tonno. La mia memoria era distrutta, era completamente andata. Avevo tutti i tipi di effetti fisici debilitanti. Ma era per la causa” ha rivelato ma non finisce qua.
Sylvester Stallone e la preparazione per Rocky
Come detto prima, l’attore americano ha rivelato di avere seguito una dieta importante e una preparazione molto seria per potere girare il terzo capitolo di Rocky, in quella occasione doveva vedersela con Clubber Lang, interpretato dall’attore e wrestler Mr. T celebre per il ruolo di P.E. nella serie A-Team, e per arrivare nella forma migliore Stallone ha raccontato alcune sue abitudini adottate durante le riprese.
Oltre alla dieta, ha anche cercato di trasformare il suo corpo con degli allenamenti che negli anni lo hanno molto cambiato e portandolo anche all’estremo, di recente ha parlato di come abbia dovuto subire cinque operazioni alla schiena, due alla spalla, tre al collo, e ad entrambe le ginocchia.
“Sono passato dal sollevamento di pesi normali a quello di fasce e cavi. È un po’ come la fisioterapia. Si usa la sbarra, si fanno diversi movimenti e si tengono le articolazioni sempre in movimento” ha ammesso parlando di come adesso approccia alla palestra: “Mi metto le fasce, il cappello a cilindro, i cappelli da cowboy, solo per rompere la noia. È davvero difficile allenarsi da soli”.