I tamponi rapidi anti Covid funzionano ancora? Sono ancora efficaci per la rilevazione di un caso di positività?
Non ci sono dubbi, l’incubo del Covid sta tornando a bussare alla nostra porta, negli ultimi mesi si sono registrati diversi aumenti dei casi in tutta l’Italia, particolare che porta moltissime persone ad affidarsi all’uso dei tamponi rapidi.
Partiamo dal presupposto che le nuove regole, permettono anche a chi è positivo di potersi muovere con totale libertà e nonostante a prevalere dovrebbe sempre essere il buon senso, nella maggior parte dei casi, il restare a casa pare essere decaduto.
Ad ogni modo, la domanda che sorge spontanea e che pare di non essere di facile risoluzione è la seguente: i tamponi rapidi, quelli che tutti quanti possono fare a casa, sono ancora funzionanti? Riconoscono davvero un positivo?
Tampone Covid: i test rapidi sono ancora efficaci?
“Per le nuove varianti del Covid 19, Eris compresa, il test antigenico resta valido” queste sono le parole di Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma e ancora: “qualche dubbio potrebbe esserci per Pirola perché con oltre 33 mutazioni di differenza rispetto a tutte le altre, si discosta dal punto di vista immunogenetico e risulta diversa da tutto il ‘brodo’ delle varianti fino ad ora emerse”.
Ad ogni modo, la cosa certa è che almeno per il momento i test rapidi restano ancora un metodo efficace per potere scoprire se si è positivi al Covid oppure no e poi in quel caso specialmente con la presenza dei sintomi, avere il buon senso di restare a casa, anche se ormai l’obbligo è decaduto.
“Ad oggi l’efficacia dei test Covid attualmente in commercio non è stata influenzata in modo negativo da nessuna nuova variante” ha ammesso Todd Merchak che al National Institutes of Health dirige il programma per sviluppare rapidamente test contro il coronavirus, sentito dalla Cnn.