In questi ultimi mesi, nel momento di stappare una bottiglia di plastica tutti ci siamo accorti della novità dei tappi che rimangono attaccati al collo della stessa
Da un po’ di tempo a questa parte i tappi delle bottiglie di plastica monouso, le classiche in pet dell’acqua, dei succhi di frutta o delle bevande gassate, non si staccano del tutto una volta svitati, ma restano attaccati alla filettatura della bottiglia.
Ogni anno vengono creati 275 milioni di tonnellate di nuovi rifiuti di plastica. Ad oggi il 75% di tutta la plastica prodotta al mondo è diventata un rifiuto e si prevede che la produzione triplicherà entro il 2050.
La classica bottiglia di plastica è diventata il simbolo del crescente problema mondiale dell’inquinamento. Oggi già 115 nazioni nel mondo hanno adottato qualche provvedimento per contenere l’uso e quindi la produzione del rifiuto in plastica. Una nuova ricerca di quest’anno calcola che anche l’accumulo di rifiuti di plastica negli oceani triplicherà entro il 2040 arrivando a 29 milioni di tonnellate all’anno. Al di là della riduzione della produzione di bevande contenute in bottiglie di plastica, qualcosa si è cominciata a muovere negli ultimi mesi. Infatti, tutti abbiamo notato che i tappi delle bottiglie, sempre rigorosamente in plastica, restano attaccati con una particolare filettatura al collo della stessa. Questo perchè anche il semplice tappo di plastica costituiva già un grande problema per la dispersione nell’ambiente. Nel 1989 una prima ordinanza statunitense, subito recepita in tutto il mondo, introdusse le linguette delle lattine “a scomparsa”, un modo per non farle finire nell’ambiente. Le bevande in lattina o in bottiglia hanno sempre portato a problemi ambientali moltiplicati in modo esponenziale dall’oscuro e imprevedibile destino delle chiusure, tappi o linguette che fossero.
Si tratta dei cosiddetti tethered caps (letteralmente tappi attaccati), ovvero di tappi pensati per restare agganciati alla bottiglia. Ora, al momento di aprire una bottiglia, basta ruotare il tappo piegandolo in giù. In questa maniera si aggancia al collo della bottiglia e non si muove più. Poi basta rigirarlo per chiuderla. La loro introduzione, per ora a libera scelta dei brand produttori di bottiglie, diventerà un obbligo a partire dal 2024 come disposto dalla direttiva UE 904 del 2019, che prevede l’obbligo di questi tethered caps per tutti i contenitori di bevande in PET di capienza inferiore ai tre litri. La decisione arriva, tra l’altro, dopo la messa al bando della plastica usa e getta entro il 2021. Infatti, nel 2019 il Parlamento europeo aveva approvato in via definitiva una nuova legge che vietava l’uso di articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce, bastoncini cotonati e altri articoli simili. Direttiva che l’Italia a sua volta ha reso obbligatoria sul proprio territorio dal 2022. E’ bastato che un gigante come la Coca Cola introducesse la novità dei tappi non separabili e immediatamente l’esempio è stato seguito da tutti gli altri produttori di bevande in plastica.
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