Telefonate moleste: ecco cosa cambierà con il “Codice di condotta”

Il Garante privacy ha approvato il primo Codice di Condotta con cui tutti gli operatori del settore si danno regole stringenti per mettere fuori gioco i call center abusivi

Il 9 marzo 2023 il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling, praticamente uno strumento utile a stabilire le regole di condotta e le best practices per auto-responsabilizzare le aziende che esercitano queste attività e per fornire direttive sui comportamenti opportuni sia dal punto di vista legale sia da quello etico.

Approvato dal garante un nuovo codice di condotta – Notizie.top –

La prima cosa che si propone è quindi l’adozione di una procedura per la gestione delle richieste relative all’esercizio dei diritti degli interessati e di una procedura per la gestione dell’eventuale violazione dei dati.

Sta per arrivare lo stop alle telefonate martellanti e moleste

C’è di nuovo una speranza per i milioni di italiani assillati dal telemarketing molesto a rischio truffa. Gli operatori di settore si sono dati le prime regole da seguire e ora, dopo un anno di lavori, il Garante della privacy ha approvato un nuovo ordine. Il codice specifica le “attività di trattamento dei dati personali effettuati da soggetti operanti in territorio italiano o estero per promuovere e/o offrire beni o servizi, tramite il canale telefonico, a soggetti ubicati nel territorio dello Stato italiano”, e mira quindi a ridurre le condotte lesive della privacy, ma anche a tutelare il diritto alla tranquillità individuale delle persone e al contempo a “stimolare maggiore fiducia da parte di queste ultime rispetto alle attività promozionali veicolate telefonicamente”.

Sono invece escluse “le promozioni in-app e il digital advertising, nonché i contatti telefonici con finalità esclusivamente limitata alla rilevazione del grado di soddisfazione della clientela, a sondaggi e/o ricerche di mercato senza alcuna finalità commerciale”. Tutto perfetto, sulla carta, ma il punto dolente sarà quello di riuscire a mettere d’accordo le parti su tempi e modi di applicazione. In primis le società di telemarketing che vogliono chiamare a tutte le ore, tutti i giorni. Senza dimenticare l’importanza di un organo di controllo e vigilanza sulle regole dettate, anche per la gestione dei reclami.

Stop alle telefonate moleste – Notizie.top

Un importante passo avanti

E’ un passo avanti, ma le problematiche si stanno rivelando più impegnative del previsto. Troppo, considerando che neanche chi si era precedentemente iscritto al Registro delle pubbliche opposizioni ha visto grossi cambiamenti sul numero delle telefonate ricevute quotidianamente. Infatti, evidentemente, questa soluzione non è stata assolutamente risolutiva. Perchè anche se molti operatori hanno aderito al Registro e prima di avviare una campagna di telemarketing controllano i nominativi da non chiamare, altri, gli operatori illegali, cioè coloro che chiamano con numeri “nascosti”, sono difficili da rintracciare, e possono continuare tranquilli nel loro essere “veri molestatori” dei cittadini. La speranza è che adesso, con il Codice di condotta si riesca dove non si è arrivati fino ad ora, con precise intenzioni. La prima è costituire una black list con i numeri delle persone che non vogliono essere chiamate, poi si penserà alla definizione dei ruoli e delle responsabilità di imprese e call center. Il Codice di condotta specifica inoltre che nei contratti stipulati dall’operatore con il committente dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata a seguito di contatto promozionale senza consenso.