Tempo d’estate: l’importanza di scegliere le creme solari migliori

Le creme solari sono delle formulazioni specifiche che bloccano le radiazioni solari e ne limitano tutti gli effetti nocivi a livello della nostra cute

Una pelle dorata è segnale di mare, sole, estate, vacanze, ma attenzione a non esagerare e a prestare la giusta cura per la nostra pelle, il sole è alleato della nostra salute, ma se gestito nel modo giusto. Non tutti sanno, infatti, che il sole fa bene alla salute perché stimola la produzione di vitamina D, ma anche che un’esposizione diretta e prolungata espone la pelle a diverse problematiche.

L’importanza delle creme solari – Notizie.top –

La pelle “ha memoria”, ossia tutto ciò che le succede nel tempo non scivola via, ma rimane a determinarne la salute negli anni a venire. La parola d’ordine, dunque, è prendere il sole con moderazione, proteggendosi ed evitando le ore più calde.

Il meccanismo dell’abbronzatura

L’abbronzatura è un meccanismo di difesa che la pelle attua quando è esposta al sole. Per proteggersi dai raggi al sole, i melanociti producono la melanina. Così i raggi solari vengono in parte riflessi e in parte assorbiti e bloccati dal pigmento stesso. Le regole di base, per una abbronzatura da invidiare, ma in salute, sono molto precise. L’esposizione non deve essere continuativa, meglio evitare lo stile lucertola e sicuramente non esporsi al sole dalle 11.30 della mattina fino almeno alle 16/16.30 del pomeriggio, privilegiando le ore della prima mattinata o del tardo pomeriggio. Altra abitudine indispensabile per scongiurare eventuali danni alla pelle è quella di proteggersi con creme solari ad adeguato fattore di protezione, in base al proprio fototipo.

Infatti non tutte le pelli sono uguali e reagiscono in modo diverso alle radiazioni solari. Esistono però alcune classificazioni di base. Le varie tipologie sono dette “fototipi” e tengono conto del colore della pelle, dei capelli e degli occhi, e della potenziale reazione al sole. Quella sviluppata dal dermatologo americano Thomas Fitzpatrick è la più precisa. Si va dal fototipo 1 al 6, cioè dalla pelle molto chiara alla pelle molto scura.

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L’importanza del fattore protettivo

Il fattore di protezione indica la capacità di proteggere la pelle dai raggi UVB, che causano scottature. L’acronimo inglese di Sun Protection Factor (SPF) indica appunto il fattore di protezione solare, maggiore è il numero indicato sulla confezione, maggiore sarà il grado di protezione solare.
Una protezione “alta” è data, per esempio, da una crema con SPF 30, mentre un prodotto con SPF 50+ è considerato a protezione solare “molto alta”. Questo numero indica la capacità del prodotto solare di proteggere dall’aggressione dei raggi UVB. Un ottimo prodotto dovrebbe offrire una protezione anche nei confronti dei raggi UV. Quando compriamo una crema quindi ricordiamo di controllare anche l’ampiezza spettro, assicuriamoci che il solare protegga anche dai raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle. Sempre meglio iniziare con un fattore di protezione molto alto, cioè 50, questo non significa che non ci si abbronzerà, ma la protezione impedirà alla pelle di subire danni e ottenere una tintarella più uniforme e duratura.

La crema va spalmata prima di arrivare al mare e rinnovata più volte, soprattutto dopo attività sportive o dopo il bagno. Attenzione a usare vecchie creme che potrebbero essere deteriorate e ricordare che anche la pelle già abbronzata ha bisogno di essere protetta, perchè è comunque soggetta a scottature.