Tennis, Maestrelli denuncia lo schifo ricevuto: “Un cancro a tua madre”

Il giovane italiano, classe 2002, ha pubblicato sui social un video in cui legge alcuni degli insulti ricevuti da parte dei scommettitori che avevano puntato sulla sua sconfitta: “Questa gente non sa nemmeno come sono fatto”

Un video di denuncia, è stato giusto leggere in diretta certi insulti da vergogna. Dallo “stupid idiot” al “fu***ng bastard”, passando per tante espressioni da condannare senza se e senza ma. Tra queste, anche un “spero che tua madre muoia di cancro: tanti complimenti per l’empatia e la sensibilità…

Francesco Maestrelli
Francesco Maestrelli ha postato sui social un video in cui legge i messaggi vergognosi ricevuti dagli scommettitori dopo una sua sconfitta (Instagram) – Notizie.top

Il protagonista del filmato postato sui social è Francesco Maestrelli, giovane tennista italiano nato il 21 dicembre 2002. Il ragazzo ha utilizzato i propri profili per rendere pubblici alcuni messaggi inaccettabili ricevuti dopo una partita persa. La sua colpa? Aver fatto perdere anche chi aveva scommesso sulla sua vittoria. Maestrelli, infatti, non è riuscito a qualificarsi al torneo di Bastad in Svezia.

Il filmato su Instagram: “Queste persone non sanno come sono fatto e nemmeno come gioco a tennis”

Francesco Maestrelli
Francesco Maestrelli, classe 2002, ha detto amaramente: “Oltre a essere sportivi, siamo anche essere umani” (Instagram) – Notizie.top

Dopo la sua sconfitta in campo, è arrivata quella dell’intelligenza e dell’umanità sui social: “Ciao a tutti, sono Francesco Maestrelli e questo è tutto quello che mi arriva ogni volta che perdo una partita da persone che non sanno neanche chi sono, come sono fatto e come gioco a tennis…”, ha detto con la voce ferma, a testa alta.

 

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“Queste persone periodicamente scommettono sull’esito delle mie partite – ha continuato – e si permettono di scrivere questo perché non hanno vinto le loro scommesse”. La chiusura di Maestrelli è ineccepibile: “Spero che le cose cambino, anche noi in fondo siamo delle persone, oltre a essere degli sportivi”. Un serio problema, quello degli insulti e dell’odio social, che in un modo o nell’altro andrebbe risolto. Certe cose non sono più accettabili, la libertà di espressione non può trasformarsi in libertà di insulto e messaggi incontrollati. Decisamente meglio perdere una partita, che la propria dignità.

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