Tik Tok, i creatori fanno causa ai divieti del Montana

Tik Tok o per meglio dire i suoi creatori non ci stanno e fanno causa ai divieti che la piattaforma a nel Montana: di cosa si tratta?

Torna al centro dell’attenzione la nota piattaforma che tutti conoscono e usano ormai da moltissimi anni, ma il motivo non ha a che fare con un nuovo aggiornamento o con qualche novità legata ad essa, ma con una rivolta.

Tik Tok
Tik Tok, Notizie.top

Il tutto è arrivato da parte dei creatori della piattaforma musicale o per meglio dire un gruppo di essi che si trova negli Stati Uniti e che proprio nelle scorse ore ha intentato una causa contro il Montana, con lo scopo di ribaltare il divieto che la riguarda.

Infatti per chi non lo sapesse, il Montana è diventato il primo stato negli Stati Uniti a bloccare l’applicazione per la condivisione di video: la decisione è arrivata nei giorni scorsi e ad avere firmato il decreto è stato il Governatore repubblicano Greg Gianforte con un disegno di legge.

Tik Tok fa causa al Montana dopo il blocco dell’app

Proprio cosi, la piattaforma Tik Tok ha fatto causa contro il Montana, visto che questo è stato il primo paese degli Stati Uniti a bloccare la nota piattaforma musicale conosciuta in tutto il mondo.

Tik Tok, Notizie.top

In particolare ad intentare la causa sono stati cinque creatori che vivono proprio dentro lo Stato, ad averlo annunciato è stato lo studio legale Davis Wright Tremaine: “Il Montana non può vietare ai suoi residenti di visualizzare o postare su TikTok più di quanto potrebbe vietare il Wall Street Journal a causa di chi lo possiede o delle idee che pubblica” questo si legge nei documenti legali e ancora: “Anche se il Montana potesse regolamentare accedere a qualsiasi discorso condiviso dagli utenti tramite TikTok, la nuova legge esercita una mazza quando il Primo Emendamento richiede un bisturi”.

Insomma si tratta di una causa a regola d’arte che certamente non sarà di facile risoluzione e nemmeno di veloce risoluzione, considerando anche il fatto che entrambe le parti in causa hanno la certezza di avere la ragione dalla loro parte. Al momento gli esponenti dello stato del Montana non hanno ancora detto la loro in merito alla vicenda ma sembrano non intenzionati a cambiare idea. Non resta che attendere per scoprire come andrà a finire.

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