L’Intelligenza artificiale ha prodotto l’undici migliore di tutti i tempi. Una squadra formidabile, stracolma di talento, ma che ha suscitato anche un dibattito piuttosto acceso…
L’emittente BeIn Sport ha chiesto a ChatGpt di pensare e schierare l’undici migliore di ogni tempo. Una squadra praticamente imbattibile che racchiudesse i più grandi calciatori di sempre.
E a richiesta è corrisposto risultato dell’elaborazione dell’intelligenza artificiale. L’undici pensato dall’IA è effettivamente ricchissimo di talento, ma anche messo in campo in un modo particolare e con giocatori che probabilmente insieme non avrebbero mai potuto giocare. Sui social è scattato immediato il dibattito su chi mancasse in questa formazione: da Ronaldo il Fenomeno a Di Stefano, da Crujiff a Iniesta, passando per Puskas ed Eusebio. La formazione creata da ChatGpt è messa in campo poi in modo probabilmente insostenibile, perché a una grande quantità di talento, non corrisponde un equilibrio accettabile. In porta c’è Lev Yashin, portiere sovietico che nel ’63 vinse il Pallone d’Oro, unico a riuscire nell’impresa. In difesa spazio a due terzini di grande spinta come Cafu e Roberto Carlos: qualità enorme, ma in quanto a fase difensiva… Al centro della linea difensiva due totem come Franz Beckenbauer e Paolo Maldini. E qui effettivamente poco da dire. Anche se c’è nota l’assenza di Baresi, di Cannavaro o di Nesta.
Il 4-1-4-1 pensato dall’intelligenza artificiale ora diventa una carrellata di fenomeni che però sembra molto difficile amalgamare in modo sostenibile. In mediana c’è Xavi Hernandez: regista sopraffino, ma non esattamente un mediano. Non è un caso che giocasse con accanto prima Yaya Touré e poi Busquets. La linea dei quattro giocatori che supportano la punta è clamorosa: Cristiano Ronaldo, Zinedine Zidane, Diego Armando Maradona e Leo Messi. C’è chi avrebbe pagato somme dorate per veder giocare insieme questi quattro al massimo della loro condizione psicofisica, ma è difficile immaginare che Zidane e Maradona potessero fare il lavoro di mezzali offensive che si richiede a chi gioca nel 4-1-4-1 e che Messi e Ronaldo potessero sacrificarsi in copertura sugli esterni. Davanti ecco Pelé e su questo effettivamente c’è poco da obiettare.
Il brasiliano, tre volte campione del mondo, è stato probabilmente l’attaccante puro più forte di sempre, anche se c’è chi avrebbe voluto vedere nel ruolo di numero 9 un altro brasiliano come Ronaldo Luis Nazario de Lima o un olandese come Marco Van Basten.
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