Dopo il giorno di riposo, si ritorna in strada al Tour de France. La decima frazione sembra adattissima per un attacco da lontano.
Dopo il primo giorno di riposo al Tour de France, la corsa riparte con una decima tappa che lascia molte incognite su come interpretarla. Il percorso sembra essere l’ideale per un attacco da lontano, ma il finale si adatta anche ai velocisti e per questo motivo la certezza la avremo solamente sulla strada.
Attenzione anche agli effetti di questo giorno di riposo. Come ben sappiamo, l’incognita principale riguarda la risposta fisica dei singoli ciclisti sarà fondamentale per capire se ci saranno problemi oppure no. Per i big, comunque, si prospetta una frazione di trasferimento considerando che la frazione non ha pendenze impossibili.
Sono 167,2 i chilometri previsti in questa decima tappa che va da Vulcania a Issore. Una frazione molto mossa che ha la sua parte più impegnativa con il Col de la Crox Saint-Robert, ascesa di seconda categoria con pendenze del 6,3%. Forse la fase cruciale per capire se si potrà arrivare in volata oppure no.
Allo stesso tempo bisogna dire che le altre salite hanno una pendenza media, esclusa la prima, superiore al 5% e non sarà semplice sicuramente per le ruote veloci riuscire a mantenere il ritmo dei fuggitivi. Il finale, però, sembra essere adattissimo alle loro caratteristiche e non dobbiamo dimenticare che si arriva da un giorno di riposo e questo potrebbe consentire di aver recuperato un po’ di energie.
Per i big le pendenze non consentiranno di fare differenze. Molto probabilmente Pogacar e Vingegaard staranno molto attenti a non farsi sorprendere da eventuali cadute e il loro obiettivo sarà sicuramente quello di portare a casa la bicicletta. Poi ci sarà il weekend per darsi battaglia e capire chi arriverà con la Maglia Gialla a fine settimana.
Percorso mosso e favoriti d’obbligo. Alaphilippe, van Aert e van der Poel sono ancora alla ricerca del primo sigillo e questa per loro potrebbe essere la tappa ideale considerando anche il giorno di riposo. Vedremo se avranno le gambe per superare tutte le salite, ma sicuramente sono loro tre in pole position per la vittoria di tappa. Poi attenzione anche a gente come Jorgenson o Woods.
Per quanto riguarda gli italiani, la tappa odierna sembra essere più per Bettiol. Ma ci sono buone possibilità anche per Trentin in caso di fuga. Molto complicato per Ciccone, ma l’abruzzese nel finale potrebbe giocarsi le sue carte.
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