Tour de France 2023, dodicesima tappa: percorso e favoriti

Una nuova frazione mossa che dovrebbe consentire alla fuga di arrivare fino al traguardo. Difficile vedere i big in lotta.

Ancora una tappa che si preannuncia molto incerta e complicata al Tour de France. La dodicesima frazione è destinata a lasciar arrivare al traguardo la fuga, ma attenzione al finale e alla voglia dei big di prendersi la scena.

Naturalmente ci attende un weekend molto complicato e per questo motivo l’ipotesi più probabile resta quella di vedere un tentativo da lontano andare a buon fine e i migliori che si prendono una nuova giornata di relax. Poi l’ultima parola spetterà alla strada e vedremo cosa succederà.

Il percorso

Si prospetta una frazione molto complicata per diverse motivi. Sono 168,8 i chilometri in programma da Roanne a Belleville-en-Beaujolais. Sono cinque i Gran Premi della montagna in programma, tutti sopra la pendenza media del 5%.

La parte più dura della corsa, comunque, è prevista nel finale con due ascese di seconda categoria. In particolare, l’ultima ha una pendenza media del 7,6% e questo potrebbe davvero mettere in grossa difficoltà i velocisti e accendere la lotta davanti per chi vuole vincere la tappa.

Più difficile immaginare una battaglia tra i big considerando che mancheranno più di 20 km alla fine della frazione e il tempo di recuperare c’è. Poi naturalmente ci sono diverse dinamiche da considerare e per questo motivo ad oggi non possiamo escludere nulla almeno fino a quando non si hanno delle certezze.

I favoriti

La tappa odierna potrebbe essere quella giusta per van Aert. Il finale è adatto alle sue caratteristiche e quindi ci attendiamo un belga all’attacco. Chance anche per van der Poel e Alaphilippe, ma entrambi non hanno dimostrato una buona condizione in salita e quindi rischiano di pagare caro soprattutto l’ultima scesa. Naturalmente se le gambe risponderanno allora ci sono buone possibilità di piazzare il colpo.

In chiave italiana la frazione odierna sembra essere adatta alle caratteristiche di Ciccone. Ma attenzione anche a Bettiol e Moscon, che potrebbero dire la loro soprattutto se dovessero superare senza particolari fatiche l’ultima ascesa.