Sarà un Tour de France incerto fino alla fine. Una sola cronometro tiene i giochi aperti, ma c’è un grande favorito.
Ormai ci siamo: il conto alla rovescia sta per finire. Il Tour de France è pronto a prendere il via e possiamo dire già da ora che non mancheranno le sorprese.
Il percorso è sicuramente molto duro e una sola cronometro rimescola assolutamente le carte considerando che gli specialisti non possono sfruttare la corsa contro il tempo per avvicinare l’obiettivo della vittoria finale e gli scalatori che soffrono questa disciplina hanno l’opportunità di non dover attaccare da subito in salita per guadagnare più tempo possibile. La Grande Boucle quest’anno si deciderà in salita e possiamo dire che, come anticipato in precedenza, le incertezze aprono alle sorprese.
Partiamo dai favoriti. Alla vigilia la sfida sembra essere a due tra Vingegaard e Pogacar, ma lo sloveno arriva da un infortunio al polso e questo rende molto incerta la sua reale condizioni nelle tre settimane. Inoltre, bisogna dire che la Jumbo per aiutare il danese ha portato un vero squadrone e non sarà semplice isolarlo. Discorso diverso, invece, per la UAE che qualche piccola lacuna potrebbe averla.
Dubbi anche in casa Ineos. Sulla carta Bernal sarebbe il capitano, ma il colombiano è al suo primo vero appuntamento dopo il gravissimo infortunio. Quindi il team inglese potrebbe puntare su Pidcock o addirittura su Daniel Martinez o su Carlos Rodriguez. Fari puntati anche su David Gaudu, chiamato a puntare ad interrompere il tabù francese al Tour e sulla coppia della EF: Carapaz–Chaves.
Naturalmente non sono escluse sorprese. In caso di un Pogacar non in grande condizione, la UAE potrebbe puntare tutto su Adam Yates, pronto a sfidare tra gli altri il fratello Simon. Non sono dei propri outsider, ma Landa e Mas ancora oggi non sono riusciti a dimostrare di essere continui in una corsa di tre settimane e quindi non li escludiamo dai favoriti anche se non sono a livello di Pogacar e Vingegaard.
Lo stesso si può dire di Jai Hindley. La vittoria al Giro lo ha fatto conoscere e vedremo se alla fine sarà in grado di ripetersi anche al Tour. Difficile ad oggi immaginare un van der Poel o un Rui Costa fare classifica generale, ma non possiamo escluderli (soprattutto il primo). Fuori van Aert dalla lotta dei favoriti considerando che dovrà aiutare Vingegaard.
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