Il Tour de France è stato vinto da Jonas Vingegaard per la seconda volta consecutiva. Ecco i migliori e i peggiori della Grande Boucle.
Jonas Vingegaard per la seconda stagione consecutiva è andato a conquistare il Tour de France al termine di tre settimane sicuramente molto combattute. Sul podio con lui Tadej Pogacar e Adam Yates.
Da mettere in evidenza anche la Maglia a Pois di Giulio Ciccone. Un risultato molto importante per il nostro ciclismo dopo un periodo del movimento non sicuramente facile.
I migliori
Tra i migliori non possiamo non mettere Vingegaard e Pogacar, con quest’ultimo che ha pagato un calo nell’ultima settimana. Ma, nonostante questo, ha dato spettacolo e per questo motivo ha sicuramente divertito gli spettatori.
Altro corridore che si è messo in evidenza in questo Tour è stato van Aert. Il belga non è riuscito a lasciare il segno, ma il lavoro per Vingegaard e lo spettacolo non sono mancati. Bene anche Philipsen, il migliore tra i velocisti e Giulio Ciccone, in grado di riportare la Maglia a Pois in Italia.
Finalmente abbiamo i fratelli Yates lottare per qualcosa importante. Una menzione speciale anche a Gall, Pinot, Bernal, Carlos Rodriguez. Tutti ciclisti che hanno fatto vedere qualcosa di importante nelle tappe anche magari senza vincere. Per van der Poel un Tour dalle due facce. Lo premiamo per il lavoro importante fatto per Philipsen, ma ci si aspettava qualcosa di più dal punto di vista individuale. La vittoria è mancata, ma anche il duello con van Aert.
I peggiori
Naturalmente non sono mancati ciclisti che hanno deluso le aspettative. Tra loro Mikel Landa. Il corridore spagnolo non è mai stato realmente in forma e per questo motivo è uscito dalla classifica subito senza, però, mai riuscire a lasciare il segno.
Ci si aspettava qualcosa in più anche da Gaudu, che ha pagato un inizio di Tour molto complicato. Grande Boucle complicata per Alaphilippe, che ha concluso le tre settimane senza lasciare il segno. In chiave italiana da precisare che Moscon, dopo l’infortunio di Cavendish, poteva fare qualcosa in più, ma non ha mai trovato il guizzo giusto.