Si avvia verso la conclusione la prima settimana del Tour de France. Ottava tappa che sembra essere adatta alla fuga.
E’ tempo di fuga al Tour de France? Difficile dirlo ad oggi, ma la frazione sembra essere adattissima ad un attacco da lontano. Il finale, infatti, è molto mosso e quindi in questa ottava frazione non è da escludere un via libera già da subito alla fuga.
Molto dipenderà dalle squadre dei velocisti. Ma il finale della frazione non sembra essere adattassimo agli sprinter puri e quindi possibile l’inserimento anche di molte ruote veloci nella fuga per consentire al resto del gruppo di fare una tappa di transizione in vista di un altro appuntamento cruciale come quello di domenica.
Il percorso
Entrando nei dettagli della frazione sono 200,7 i chilometri in programma da Libourne a Limoges. Come detto in precedenza, la parte più complicata della frazione arriva nella seconda parte con tre Gran Premi della Montagna (uno di terza e due di quarta). Pendenze non assolutamente complicate da superare, ma ci aggiriamo sempre intorno al 5% e quindi non è da escludere che i velocisti possano pagare un po’.
Parliamo più che altro di veri e propri strappi vista la lunghezza delle ultime ascese di poco più di un chilometro. Insomma un vero e proprio trampolino di lancio se si pensa che le due di quarta categoria arrivano dai -16 al traguardo in poi.
Un finale, quindi, molto impegnativo che sembra escludere ad oggi i velocisti. Poi naturalmente si arriva compatti in molti possono tenere il ritmo, ma la fuga sembra essere la grande favorita.
I favoriti
Inutile dire che il grande favorito è Wout van Aert. Il belga è ancora alla ricerca della sua prima vittoria a questo Tour e nella frazione odierna potrebbe avere il via libera della sua squadra visto il finale. Attenzione naturalmente anche a Julian Alaphilippe e Mathieu van der Poel.
Il francese ha voglia di lasciare il timbro in questo Tour e l’occasione di oggi è ghiotta. L’eterno rivale di van Aert, invece, sta crescendo di condizione e potrebbe finalmente trovare il guizzo giusto per infastidire il belga. Come detto, qualche velocista potrebbe tenere e i nomi in cima alla lista sono quelli di Sagan e Pedersen.
Una frazione che potrebbe vedere anche qualche italiano protagonista. Il finale sembra essere molto adatto alle caratteristiche di Bettiol, ma attenzione anche a Trentin. Per quest’ultimo bisognerà capire la condizione dopo la caduta.
