Altra tappa che si preannuncia fondamentale in chiave classifica al Tour de France. Percorso e favoriti.
Primo arrivo in salita a questo Tour de France. La sesta tappa si preannuncia molto impegnativa e rappresenta un test importante soprattutto per Pogacar dopo le difficoltà di ieri.
Naturalmente vedremo se Vingegaard deciderà di approfittare di questo momento non facile del suo avversario per mettere più secondi in classifica. Dall’altra parte non è da escludere un tentativo da parte dello sloveno per riscattare una giornata no e magari dare una prova di forza al rivale per la vittoria finale.
Sono 144,9 i chilometri in programma in questa sesta tappa. La partenza da Tarbes a Cauterets-Cambasque. Una frazione assolutamente complicata visto sono in programma il Col d’Aspin e il Tourmalet prima della salita finale che porterà al traguardo.
Entrando nei dettagli della tappa, si parte con una ascesa di terza categoria. Ma la frazione entrerà nel vivo con l’Aspin. Una scesa di 12 km con una pendenza media intorno al 6,5%. Subito dopo c’è il Tourmalet. In questo caso i chilometri sono oltre 17 intorno al 7,3%, ma con pendenze che arrivano anche al 10%.
L’ascesa più complicata è sicuramente quella finale. 15,9 km al 5,4%, ma ci sono tratti che arrivano anche all’11% nel finale e quindi si può dire che si tratta di una ascesa decisiva per la vittoria di tappa.
Il grande favorito è sicuramente Vingegaard. Il danese ieri ha dimostrato di avere un qualcosa in più rispetto agli avversari in salita e potrebbe sfruttare questa frazione per mettere in difficoltà definitivamente Pogacar. Per lo sloveno l’obiettivo deve essere quello di contenere i danni nella parte centrale e poi magari nel finale, se le gambe lo permetteranno, provare a dare un segnale agli avversari.
Ad oggi nessun altro sembra in grado di poter ambire a traguardi importanti. Ma Hindley ha dimostrato di attraversare un buon momento e non possiamo escludere che sia lui alla fine la grande sorpresa. Massima attenzione anche alla fuga, che alla fine potrebbe avere il via libera considerando che l’australiano potrebbe lasciare gli abbuoni che conservare la Maglia Gialla.
In chiave Italia la speranza è riposta in Giulio Ciccone. Il secondo posto di ieri ha confermato una buona condizione, ma molto dipenderà anche da come andranno veloci.
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