Tour de France 2023, ventesima tappa: percorso e favoriti

Ultima tappa prima di Parigi al Tour de France. Vingegaard costretto a difendersi da Pogacar, ma proverà anche ad attaccare.

Ormai ci siamo: la resa dei conti al Tour de France è arrivata. Gli oltre sette minuti di vantaggio consentono a Vingegaard di affrontare con maggiore frazione questa tranquillità, ma il danese ha ammesso di voler attaccare per provare a vincere la sua prima frazione a questa Grande Boucle. Una situazione assolutamente da vedere perché, in caso di un crisi, c’è il rischio di fare un passo falso.

Per Pogacar l’obiettivo è quello di riscattare l’ultima debacle e provare a chiudere nel migliore dei modi un Tour che naturalmente si aspettava in modo diverso. Ma le crisi possono capitare ed ora è arrivato il momento del riscatto per cercare di conquistare un risultato assolutamente positivo prima del podio di Parigi.

Il percorso

Sarà una tappa molto complicata dopo davvero tutto può succedere. Sono 133,5 i chilometri in programma da Belfort a Le Markstein. Una frazione che si preannuncia difficile per le sette salite in programma anche se proprio il finale si mostra ancora più difficile.

Sono due le salite di prima categorie con una pendenza media superiore all’8%. La prima ha pendenze massime che superano il 10%. La seconda ha le stesse difficoltà e possiamo dire che proprio qui si deciderà la vittoria di tappa. Attenzione alla fuga, ma la Jumbo difficilmente lascerà andare e per questo motivo quasi certamente il successo i migliori.

I favoriti

Il grande favorito ad oggi è sicuramente Jonas Vingegaard. Il danese vuole chiudere nel migliore la sua esperienza a questo Tour e vincere in Maglia Gialla è sicuramente una soddisfazione maggiore. Il suo principale rivale ad oggi è solo Tadej Pogacar. Lo sloveno, se le gambe reggeranno, ha dimostrato di poterlo mettere in difficoltà e per questo motivo ci attendiamo un duello tra i due.

Per quanto riguarda l’Italia, la frazione odierna sembra adattissima a Giulio Ciccone. Bisognerà capire la volontà dell’abruzzese di andare in fuga per provare a chiudere da subito i giochi per la Maglia a Pois oppure aspettare qualche chilometro e poi giocarsi tutto nel finale.