Al Tour de France si ritorna a fare sul serio. Una nona tappa che si preannuncia molto complicata e ricca di sorprese.
Al Tour de France si ritorna a fare sul serio. Dopo due tappe dedicate ai velocisti, alla Grande Boucle le montagne tornano ad essere protagoniste e per questo motivo molto probabilmente assisteremo ad una nuova lotta tra Pogacar e Vingegaard.
Jumbo-Visma e UAE Emirates dovranno anche decidere se lasciare andare la fuga oppure no. Ad oggi l’ipotesi principale sembra essere la seconda, ma non possiamo escludere nulla considerando che la stanchezza inizia a sentirsi e per Vingegaard lasciare andare gli abbuoni in questo momento è fondamentale considerando la maggiore velocità di Pogacar in volata.
La tappa odierna sarà molto ambita e quindi ci aspettiamo un attacco da lontano molto numeroso. Il terreno, infatti, consente sin da subito di andare in fuga considerando il percorso mosso e le tre salite di quarta e terza categoria che non dovranno creare particolari problemi ai corridori che sono abituati ad una corsa simile.
Il finale si preannuncia assolutamente molto duro. Si tratta di una ascesa che porta al traguardo di Puy de Dume, lunga 13,3 km con una pendenza media del 7,7%, ma nel finale si supera anche il 12%. Questo consentirà negli ultimi chilometri di fare la differenza e di attaccare.
Vedremo se saranno Pogacar e Vingegaard a giocarsi la vittoria di tappa oppure lasceranno andare la fuga per poi giocarsi tra di loro la Maglia Gialla. Da precisare che siamo ancora alla prima settimana e lo sloveno potrebbe anche decidere di non attaccare.
Ad oggi inutile dire che i grandi favoriti sono Vingegaard e Pogacar. Saranno loro a decidere il destino di questa tappa. Lo abbiamo visto anche in passato: se uno dei due vorrà fare corsa dura per gli altri il discorso vittoria sarebbe definitivamente svanito. Ma siamo ancora alla conclusione della prima settimana e non si può escludere che entrambi lasceranno andare la fuga e poi proveranno a staccare di più gli avversari senza naturalmente darsi battaglia.
Poi naturalmente la salita è dura e quindi non si può escludere un crollo di uno dei due e quindi l’avversario darà il colpo per allungare. In casa Italia le speranze sono tutte su Ciccone. L’abruzzese proverà ad andare in fuga e poi, se il gruppo lo permetterà, cercherà la vittoria.
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