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Tragedia Casal Palocco: ecco gli incassi degli youtuber “TheBorderline”

La tragedia accaduta giorni fa alle porte di Roma, con la morte del bimbo di 5 anni travolto insieme al resto della sua famiglia da un Suv lanciato a folle velicità, ha lasciato sgomenta l’opinione pubblica 

Sembra oramai non esserci più nessun dubbio sulla dinamica dell’incidente che ha visto coinvolto un Suv di grossa cilindrata con a bordo dei giovani youtuber intenti a filmare una challenge per il loro profilo e una Smart guidata da una giovane mamma con a bordo i suoi due figli piccoli. Nel tragico impatto ha perso la vita un bimbo di 5 anni.

I guadagni del gruppo TheBorderline – Notizie.top –

Lo youtuber è colui che produce e pubblica video per la piattaforma di Youtube. Ha un proprio canale in cui pubblica con una certa costanza video di durata compresa tra i 5 e i 30 minuti in cui parla di un determinato argomento.

Un “mestiere” particolare

Il presupposto è molto semplice e nello stesso momento inquietante: fare soldi spendendo soldi, guadagnando sempre più visualizzazioni, sul modello di quanto già fatto in America da altri youtuber molto seguiti. E’ questo il modus operandi che ha portato in poco più di un anno i TheBorderline a guadagnare cifre incredibili pubblicando video sul loro canale della piattaforma di condivisione video più famosa al mondo. La The Borderline Srl è stata fondata a Roma il 27 giugno 2022. L’attività sociale prevede la “conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”. Dalla visura camerale risulta che i soci sono due, uno è proprio Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini, oggi indagato per omicidio stradale. L’altro è Leonardo Golinelli, 21 anni, ufficialmente studente universitario. Nell’occasione del tragico schianto di Casal Palocco, a bordo della Lamborghini, oltre a Di Pietro, risultavano esserci Vito Loiacono e Alessio Ciaffaroni.

Il luogo dell’incidente – Notizie.top –

Quanto si guadagna con i filmati su Youtube

In pratica si tratta di lanciare sfide al mondo, senza una regola fissa sul genere di challange da lanciare, l’importante è filmare tutto e postare il video montato, così da attirare l’attenzione degli iscritti al proprio canale. Sul canale dei ragazzi in questione si possono vedere ancora sfide tipo “24 su una mini zattera”, “24 ore sulla ruota panoramica senza scendere” oppure “10 sfide estreme per 10mila”, fino ad arrivare all’ultima estrema sfida che ha portato al tragico incidente e alla morte del piccolo bimbo di 5 anni: “50 ore alla guida di una Lamborghini”. Tutto finalizzato a portare più gente possibile a visualizzare i video perchè le visualizzazioni sono monetizzate da Youtube e quindi fanno guadagnare cifre anche importanti. La società a responsabilità limitata che sta dietro al tutto, ha fatturato quasi 200mila euro in sei mesi, tra monetizzazioni su Youtube e sponsorizzazioni, effettuate anche su Instagram. L’utile dell’esercizio è stato di 46 mila euro.

 

Mauro Simoncelli

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