Si va verso un taglio delle tasse per quello che concerne la tredicesima e gli straordinari dei lavoratori: ecco le novità.
Pare essere in arrivo una vera e propria detassazione delle tredicesime, il Governo è a lavoro proprio per questo motivo, eliminando almeno per il momento la flat tax.
Cosi come riporta il Messaggero: “Il governo fa un passo indietro su una sua proposta da campagna elettorale e cambia in corsa: con un emendamento presentato alla Camera sulla riforma del fisco, l’esecutivo sposta i fondi sulla riduzione delle tasse sulla tredicesima mensilità per tutti i lavoratori dipendenti, con un aumento ancora da quantificare nello specifico, ma che ovviamente varierà a seconda del reddito”.
E quindi nel nuovo testo dell’emendamento viene inserito un cambiamento che aveva appunto a che fare con la flat tax per poterne inserire ancora un altro: ma entriamo nel dettaglio.
Nel testo dell’emendamento, viene prevista al sostituzione del comma della delega fiscale che riguardava la flat tax incrementale con il seguente periodo: l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un’imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima.
Per quello che invece ha a che fare con il regime incrementale, resta in cantiera la tassa piatta, anche se un eventuale cambiamento di programma potrebbe essere solo rimandato a un periodo che per il momento è ancora da stabilirsi, ma che con tutta probabilità potrebbe entrare nella prossima legge di Bilancio.
“La tassazione sulla tredicesima, sui premi di produttività e sugli straordinari, perciò, dovrebbero prevedere un regime di tassazione del 15%. Parliamo ovviamente dell’Irpef, che per i lavoratori dipendenti è proporzionale a seconda dei diversi scaglioni: si parte dal 23% per chi è sotto ai 15mila euro di reddito, passando al 25% per chi guadagna tra i 15mila e i 28mila euro l’anno; poi il 35% tra i 28mila e i 50mila e il 43% oltre i 50mila. La tredicesima mensilità dovrebbe essere tassata con l’imposta piatta, appunto al 15%. L’aumento sarà perciò più elevato al crescere del reddito” si legge infine su Fanpage.
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