Adesso anche il terzo attesissimo capitolo di Tron potrebbe rischiare grosso a causa degli scioperi in corso ad Hollywood
Dopo anni di voci, rumors e attese, pochi mesi fa è stata confermata la lavorazione di Tron: Ares, ma ora, come per altre produzioni, la situazione sembra essersi piuttosto complicata, a causa degli scioperi di settore.
Sia attori che sceneggiatori stanno proseguendo gli scioperi e, nonostante le trattative abbiano finalmente raggiunto una probabile svolta, numerose produzioni sono state inevitabilmente compromesse.
La frustrazione del regista
Proprio in questo periodo, stavano iniziando le riprese, ma lo sciopero di attori e sceneggiatori, ha bloccato sul nascere l’inizio delle riprese. Dopo una faticosa preproduzione, i piani sembrano a dir poco complicarsi e il regista, Joachim Rønning, ha voluto sfogarsi sui social per la frustrazione accumulata, iniziando prima su una riflessione generica sull’avvento dell’intelligenza artificiale, ovvero uno dei temi più caldi per quanto riguarda lo sciopero, per poi entrare nel merito della questione Tron: “I momenti assolutamente migliori della mia carriera sono stati osservare un attore esibirsi davanti alla cinepresa portando la scena e il testo a un livello superiore. Sono stato fortunato a collaborare con talenti straordinari. È una parte enorme di ciò che mi rende un filmmaker. Tuttavia, come nel mio caso, essere attore o sceneggiatore significa essere freelance. E posso dirvi che l’incertezza costante non è una cosa per tutti. In tal senso, non penso che sia irragionevole chiedere maggiore sicurezza. Molti dei miei migliori amici sono sceneggiatori. Tutto inizia da una storia. Tutto inizia da loro. E deve continuare così. Questo significa che l’intelligenza artificiale deve essere regolamentata. Non ci sono dubbi sulle minacce che la tecnologia rappresenta per tutti i creativi”.
Ecco poi lo sfogo vero e proprio nei confronti del congelamento delle riprese: “Oggi sarebbe dovuto essere il nostro primo giorno di riprese principali per TRON: ARES . Invece, siamo fermi, e abbiamo dovuto licenziare oltre centocinquanta persone. È indefinito, il che rende la situazione molto più difficile per tutti. AMPTP, SAG-AFTRA e WGA devono accelerare il processo di negoziazione e non abbandonare il tavolo finché non sarà raggiunto un accordo. Questa è Hollywood. Concludiamo accordi per colazione! Perché all’improvviso abbiamo tutto il tempo del mondo quando ogni giorno è così prezioso? Queste tattiche sono estremamente frustranti. È ora di usare la diplomazia per poter tornare a lavorare – in condizioni che siano eque per tutti”. Attualmente, comunque, le trattative sono ripartite e la piega intrapresa fa ben sperare.