Si susseguono sempre di più le truffe al bancomat: esiste una tecnica infatti per clonare le carte di credito. Come funziona?
Purtroppo si tratta di un problema sempre più diffuso, la truffa del bancomat colpisce ancora e in tutte Italia: in linea di massima la tecnica è sempre la stessa che si sussegue.
Una carta di credito o un bancomat trattenuti più del consueto all’interno dello sportello automatico senza che l’operazione bancaria si concluda con esito positivo e poi, dopo qualche giorno, un importante ammanco di denaro sul proprio conto corrente,
E’ questo l’allarme che anche di recente è stato registrato nella Capitale e che si definisce come truffa dello skimmer, ovvero un dispositivo che è capace di leggere e conservare su una memoria Eprom o Eeprom i dati della banda magnetica dei badge.
Purtroppo non sembra esserci pace per le truffe che hanno a che fare con il bancomat, proprio lo scorso Maggio un caso del genere è quello che si è verificato a Roma e che ha visto protagonista un uomo.
Era andato per prelevare del denaro in contanti, e per questo utilizza lo sportello automatico esterno di via Carini 58, nel quartiere romano di Monteverde. Il bancomat viene trattenuto nel macchinario per circa 40 secondi, al termine dei quali l’operazione viene negata perché la carta, secondo quanto riferito su schermo, non sarebbe abilitata.
Solo dopo pochi giorni si è reso conto che sul suo conto corrente mancava una cifra davvero molto alta, ovvero circa mille euro, gli stessi che erano stati prelevati da uno sportello diverso da quello a cui lui si era recato.
Il problema è che pochi giorni dopo sul suo conto corrente risulta un ammanco di ben 1.000 euro, prelevati da uno sportello differente rispetto a quello in cui era avvenuto l’insolito episodio: “Ho telefonato nuovamente alla filiale per segnalare l’accaduto e hanno provveduto a riaccreditare l’importo. Sono corso dalla polizia e ho denunciato quanto accaduto. Gli agenti mi hanno riferito di essere l’ennesima vittima di una truffa” ha raccontato nella sua intervista per il Messaggero.
Insomma si tratta di una truffa in piena regola che consiste appunto nello skimmer, ovvero un oggetto di piccole dimensioni che viene nascosto all’interno della fessura in cui gli utenti inseriscono bancomat e carte di credito, e in quei secondi durante i quali l’operazione si prolunga più del solito acquisisce i codici necessari a clonare il supporto.
Alla ricerca del gelato più buono della capitale? Niente paura, ecco la lista delle 5…
Quella della Vespa Orientalis a Roma sta prendendo sempre più i contorni di una vera…
Quasi sempre, quando si cambia casa e si entra in una nuova abitazione, si sente…
Avete mai visto la casa di Gianni Morandi? Ecco le foto della sua casa in…
Un luogo sul mare, affascinante e conveniente, dove la vita scorre serena e il costo…
Dopo che Meta ha lanciato un nuovo social network, Threads, che sembra dare risultati ottimi,…