Tutor sull’autostrada, tante leggende metropolitane e poche verità

Sulle nostre strade c’è un sistema di controllo della velocità autostradale che vige dal 2005, ma il suo funzionamento ha ancora aspetti misteriosi

Quanti hanno provato a eludere i sistemi di sorveglianza per la velocità o cercare di non essere beccati dagli autovelox? Tanti e in pochi ci riescono. Da qualche anno c’è anche un modo per essere beccati a tutti gli effetti, senza che venga rilevata la velocità all’istante, anzi si, ma in un modo più sicuro e meno invadente. Si chiama Sicve, la versione che tutti conoscono come il Tutor sulle autostrade. E’ il più efficace, ma anche il più democratico, tra tutti i sistemi che hanno l’obiettivo di scoraggiare la guida ad alta velocità.

Il divieto
Il sistema per evitare che le macchine superino la velocità, il tutor (Ansa Notizie.top)

Tanti, appena lo vedono, rallentano all’improvviso, non sapendo che è inutile questo tipo di manovra. La sua arma segreta, che lo rende praticamente infallibile e che non lascia scampo a contestazioni e ricorsi, è la capacità di scoraggiare le infrazioni anche quando non è in funzione. Ma quando è attivo, perché c’è stato un periodo dove non è stato attivo per via di una controversia legale su chi l’avesse progettato, il suo obiettivo primario non è punire chi supera occasionalmente il limite di velocità, ma chi continua a farlo incurante della sicurezza altrui.

Ecco un modo per essere bravi e anche qualche trucchetto

Lo scorrimento
L’autostrada con le macchine che corrono (Ansa Notizie.top)

C’è da dire che, per come è progettato, non è uno strumento ideato e progettato per fare cassa in modo subdolo, con limiti posizionati in punti strategici per colpire il maggior numero di automobilisti; il Tutor è attivo e operante solo in autostrada o in qualche comune specifico che ne ha fatto richiesta, dove il limite da rispettare è quello massimo stabilito dal Codice.

Ma ci sono trucchi e suggerimenti per cercare di beffare il Tutor? E’ difficile che ci siano, ma qualcuno che li propone è perché probabilmente l’ha fatta franca seguendo alcune piccole direttive o semplicemente perché i portali di rilevamento non erano in funzione. La verità è che di soluzioni Ecco quindi una breve guida per scoprire che cosa c’è di vero (poco) e di falso sul Tutor:

  • PUÒ COLPIRE A RIPETIZIONE? Falso – Tutti i portali sono progettati per lavorare come varchi di entrata e di uscita, ma le due funzioni non possono mai essere svolte contemporaneamente.
  • È ATTIVO SOLO QUANDO INDICATO DAI PANNELLI LUMINOSI? Falso – È sufficiente che la segnaletica indichi che il tratto sia coperto dal Tutor.
  • CI SONO SISTEMI PER SCOPRIRE I PORTALI ATTIVI? Falso – Nessun dispositivo di rilevamento radar o in radiofrequenza consente di intercettare i portali operativi.
  • NON RILEVA SOLO LA VELOCITÀ MEDIA? Vero – È programmato per consentire entrambe le misurazioni ma in nessun caso queste sono effettuate contemporaneamente.