La splendida città sospesa sulle acque è di nuovo in pericolo e rischia di perdere il suo status di patrimonio dell’umanità
L’allarme è concreto e va preso con la massima attenzione: Venezia, la città delle meraviglie sospesa tra terra e acqua, rischia di perdere il suo prezioso status di patrimonio dell’umanità. A lanciare l’allarme è stata direttamente l’Unesco, che ha raccomandato di inserire Venezia nella lista dei patrimoni in pericolo. I pericoli sono molteplici e vanno dallo sviluppo incontrollato ai cambiamenti climatici, passando per il turismo di massa. Tanti elementi che stanno minacciando l’eccezionale valore universale di questa città unica al mondo.
Non è la prima volta che viene attivato un allarme del genere. In passato era stata avanzata l’ipotesi di includere Venezia nella cosiddetta “danger list”, ma delle misure preventive che erano state attuate avevano fatto passare in secondo piano il problema. Adesso, però, quelle misure non risultano più abbastanza, motivo per il quale ci si è ritrovati in questa complicata situazione. Un problema cruciale ovviamente è dato dall’acqua alta, che ha raggiunto livelli record. Basti pensare che nel novembre del 2019 la marea ha superato il livello di 140 cm per ben quattro volte in una sola settimana, causando danni ingenti alle strutture e alle bellezze architettoniche di Venezia.
Venezia in pericolo: i prossimi passi
Tra le misure adottate per contrastare questo problema c’è il sistema Mose, un ambizioso progetto di dighe mobili progettato per proteggere la città dalle acque alte. Ma ciò che desta preoccupazione è che ancora non abbiamo un rapporto sull’impatto ambientale di questo sistema. È fondamentale quindi comprendere a fondo i pro e i contro di questa soluzione, per garantire una protezione efficace e duratura per la città.
Altro problema critico è l’accesso delle grandi navi nel canale di San Marco. Il turismo di massa ha portato un’enorme quantità di navi passeggeri nella città, mettendo a dura prova la fragile struttura di Venezia. Fortunatamente, il governo italiano ha agito vietando l’accesso a queste navi nel canale di San Marco. Questa decisione è stata una svolta positiva, ma è solo un primo passo verso una gestione più sostenibile del turismo nella città. Affrontare queste sfide richiederà uno sforzo congiunto da parte delle autorità locali, del governo italiano e delle organizzazioni internazionali. Un piano di conservazione ambizioso è essenziale per proteggere il patrimonio di Venezia e garantire il suo futuro. Si tratta di un passo doveroso, per preservare questa gemma unica e fare in modo che possa continuare a stupirci e a ispirare il mondo intero con la sua bellezza senza tempo.