Usa, George Soros cede il suo impero al figlio Alexander

George Soros, investitore miliardario ha lasciato il suo impero al figlio minore Alexander: si parla di 25 miliardi di dollari.

E’ una notizia che ha davvero dell’incredibile e che proprio in queste ore ha reso noto Tgcom24, stiamo parlando di George Soros, investitore miliardario diventato poi filantropo. Pare che il noto imprenditore sia ad un passo dal cedere il suo immenso patrimonio al figlio minore Alexander Soros.

George Soros
George Soros foto Ansa Notizie.top

Pare infatti che il giovane, qualora la notizia venisse confermata, erediterebbe il suo grande impero che ammonta a 25 miliardi di dollari: davvero una novità assoluta che è stata resa nota dal Wall Street Journal, citando le parole proprio del rampollo del magnate americano.

Per il momento non ci sono ancora delle conferme ufficiali e infatti i diretti interessati non hanno detto nulla in merito al discorso, ma per capirci qualcosa di meglio, entriamo nel dettaglio delle indiscrezioni.

George Soros cede il suo impero al figlio minore Alexander

Insomma pare proprio che il Wall Street Journal non abbia davvero dubbi in merito alla questione, le indiscrezioni confermano che George Soros stia per cedere il suo impero al figlio minore Alexander Soros.

George Soros Notizie.top

All’interno del suo impero miliardario anche le partecipazioni aziendali di Soros includono la sua Open Society Foundations senza scopo di lucro, che è attiva in oltre di 120 paesi in tutto il mondo e dona circa 1,5 miliardi di dollari all’anno per sostenere i diritti umani e promuovere la crescita delle democrazie in tutto il mondo.

Dal canto suo il figlio Alexander che oggi ha trentasette anni ha parlato al giornale, descrivendosi come un uomo decisamente più politico rispetto al padre che ad oggi è arrivato alla soglia del 92 anni. Ma ha notato che i due la “pensano allo stesso modo”.

Lo stesso ha confessato di recente il suo pensiero di volere ampliare gli: “obiettivi liberali di suo padre e abbracciando diverse cause tra cui il diritto di voto e di aborto, nonché l’uguaglianza di genere”.