Usa lo smartphone alla maturità, ma viene scoperto dalla commissione: ecco cosa rischia

In un liceo abruzzese, durante la seconda prova scritta, il maturando sarebbe stato scoperto mentre copiava con il cellulare

Al Liceo umanistico Giambattista Vico di Sulmona uno studente è stato sorpreso a utilizzare lo smartphone durante la seconda prova dell’esame di maturità per l’indirizzo economico-sociale. Accortasi di quanto stava accadendo, la Commissione è intervenuta annullando l’elaborato del ragazzo ed escludendolo dall’esame per aver commesso una infrazione delle regole imposte per lo svolgimento delle prove.

Uno studente sorpreso a copiare ripeterà l’anno – Notizie.top –

La grande paura per l’esito finale potrebbe aver portato gli studenti a rendere leggermente meglio al cospetto della seconda prova, quella sulla materia caratterizzante i singoli percorsi scolastici. Oltre 1 su 2 ha raccontato di aver preso un voto più alto proprio nel secondo scritto.

Un errore che compromette l’intera carriera scolastica

L’esame di maturità è il vero primo traguardo nella crescita di un ragazzo. Quel primo step, quel primo giudizio di un percorso scolastico che porterà poi, con la maggiore età, a entrare sempre più prepotentemente nella vita sociale. Affrontato più o meno da tutti tra ansia e paura non è comunque che il riflesso di quanto seminato nei 5 anni di liceo anche se lo stress rende i giorni degli esami duri davvero per tutti. Forse è stata davvero l’ansia e la paura di non riuscire, di non essere all’altezza delle aspettative, di “bucare” quel primo traguardo, a far commettere un fatale errore a un giovane maturando della provincia di Sulmona. Protagonista di questa vicenda è uno studente del Liceo Umanistico Giovanbattista Vico di Sulmona, scoperto durante la seconda prova scritta dell’esame di Maturità a copiare dal cellulare e le conseguenze sono state molto gravi.

Una legge vieta l’uso del cellulare agli esami – Notizie.top –

Una punizione senza possibilità alcuna

E purtroppo per il ragazzo, una volta scoperto dalla commissione esaminatrice, si è deciso per l’annullamento dell’elaborato e per l’estromissione dagli esami. L’istituto ha deciso di non tollerare questo genere d’infrazione, per cui lo studente dovrà attendere il prossimo anno per rifare la maturità. “Su questo punto non si transige. Dispiace per il ragazzo, ma la commissione non poteva fare altro”, commenta Caterina Fantauzzi, la preside del liceo dove si è verificato l’episodio. Tra l’altro le conseguenze potrebbe essere anche più serie, gli ispettori del ministero dell’istruzione infatti hanno già avviato le verifiche che porteranno all’apertura dell’indagine. Il giovane avrebbe violato la circolare ministeriale che fa divieto agli studenti di usare “dispositivi elettronici quali telefoni cellulari, smartphone, smartwatch e qualsiasi altro strumento in grado di consultare file, inviare fotografie o utilizzare tecnologie come luce infrarossa o ultravioletta”. Essere sorpresi a copiare, o ad aiutare a copiare, durante un esame di Stato si configura proprio come reato, secondo la legge n. 475 del 19 aprile 1925. “Spero vivamente che scenda presto il silenzio su questa storia, perché anche chi sbaglia merita rispetto, soprattutto se sta pagando pesantemente le conseguenze dell’errore“, ha dichiarato la preside.