Prenotando le vacanze online si può risparmiare sul viaggio ma si rischia di rimanere vittime di raggiri o di vere e proprie truffe
Nel mese di maggio in tutto il mondo sono aumentati i siti web dedicati alle vacanze estive, anche se molti nascondono delle vere e proprie truffe informatiche. A dirlo sono i ricercatori dell’azienda di sicurezza Check Point Research, che hanno analizzato il traffico di dati di questo ultimo periodo.
Il turismo fai da te, prevalentemente online, sta attraversando un periodo di grande espansione nel mondo, compresa l’Italia. Secondo un noto istituto di ricerca, nel 2022 il settore ha generato un fatturato di 28 miliardi di euro, con una crescita del 4% rispetto al 2019 ultimo prepandemico. Questa crescita è destinata, sempre secondo gli esperti del settore, a proseguire anche nel 2023, con una previsione di incremento dell’11% rispetto all’anno precedente, portando il volume complessivo a 31 miliardi di euro.
Dopo due anni davvero complicati, a causa delle restrizioni per il covid, è tornata prepotente la voglia nella gente di andare in vacanza: mare, montagna, città estere, ovunque, l’importante è staccare la spina dalla routine lavorativa. Aumentano sempre di più le prenotazioni per le vacanze estive, neppure i costi alti per hotel, alloggi, voli e traghetti sembrano fermare gli italiani. Per questo, secondo una ricerca di alcuni esperti del settore, a maggio sarebbero aumentati i siti che si occupano di vacanze e di conseguenza sono aumentati quelli che possono nascondere delle truffe a cui fare molta attenzione. Annunci falsi di alloggi, phishing e truffe via e-mail, ma anche offerte telefoniche non richieste, sono queste le truffe più comuni quando si cerca di prenotare una vacanza online. Non è facile districarsi tra le tante offerte allettanti, resta solo da seguire piccoli, ma fondamentali accorgimenti per non vedere le vacanze rovinate.
Le statistiche sono chiare, i domini legati alle vacanze sono cresciuti del 23% e, di questi, 1 su 83 è risultato essere malevolo o sospetto. Nel periodo di riferimento sono nati 29.880 nuovi siti web a tema, in rialzo rispetto ai 24.367 creati a maggio del 2022. A dirlo è un report di Check Point Research che ha voluto mettere in guardia i potenziali clienti affermando che questi siti sono delle truffe e hanno come unico scopo quello di carpire dati sensibili come password o carte di credito. Il problema è sempre lo stesso di quando si naviga normalmente su internet, sono soprattutto i dati che vengono rilasciati, come informazioni personali o i dati delle carte di credito, il rischio è alto se si clicca uno dei link presenti nelle mail di phishing, finendo così per ingannare gli utenti e cedere tutti i propri dati sensibili.
Unico consiglio resta quello di usare prudenza nella scelta degli annunci online, soprattutto quelli pubblicati da privati o da aziende meno note. È essenziale fare le dovute verifiche prima di procedere con qualsiasi pagamento, sempre affidarsi a siti affidabili, piattaforme intermediarie ben recensite dagli utilizzatori, che possano farsi carico di ciò che avviene all’interno della loro piattaforma, tra cui lo scambio di informazioni e il contatto diretto tra cliente e “venditore”.
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