La cestista racconta un periodo complesso della sua vita e spiega le sensazioni che ha provato quando ha scoperto il tumore
Giocatrice di basket ma anche influencer da 2,6 milioni di follower su Instagram: Valentina Vignali, sportiva da sempre e da qualche anno anche attiva come modella, si è raccontata a Il Giornale parlando anche di quando, giovanissima, le hanno diagnosticato un tumore alla tiroide: “Sono un po’ sensibile su quelle che sono le funzioni della tiroide per ciò che riguarda il corpo – esordisce – ma sono viva e quindi va bene così”.
Allora aveva solo 21 anni Valentina: “Inizialmente non mi ero accorta di nulla. Nel 2012, come tutti gli anni, stavo facendo la visita di controllo medico-sportiva. Nello sport a livello agonistico tutti gli anni sono previste le visite prima dell’inizio del campionato. Mentre stavo stesa per fare l’elettrocardiogramma, il medico mi disse che avevo una forma del collo un po’ strana e che era opportuno fare un’ecografia. Avevo 21 anni e ho un po’ tralasciato la cosa. Come spesso succede a quell’età, mi sentivo invincibile e mi sembrava impossibile avere qualcosa di grave. Quindi da settembre ho lasciato che passassero tre mesi e con calma a dicembre sono andata a fare l’ecografia a Rimini. All’epoca vivevo a Roma perché giocavo a Pomezia. Mi dissero che avevo un bozzo sulla tiroide grosso come una palla da golf e che bisognava fare un ago aspirato per saperne di più. Anche lì ho pensato che non potesse essere nulla di grave, sono stata un po’ incosciente. Tornassi indietro agirei in modo diverso. Così da novembre ho aspettato luglio del 2013 e sono andata finalmente a fare l’ago aspirato. Così è arrivata la diagnosi: carcinoma papillare TIR 5, il più aggressivo, ed è stata una doccia fredda“.
Vignali: “Non ho avuto paura”
La cestista rivela che, nonostante la situazione delicata, la sua unica preoccupazione erano i suoi cari: “Non so neanche perché ma non ho mai avuto paura, forse un po’ per incoscienza. Ero molto più preoccupata per le reazioni delle persone intorno a me più che per me stessa, li vedevo tutti molto in ansia. Io ho affrontato l’iter con la consapevolezza di non avere nessun potere su questa cosa, se non rimanere positiva e affrontarla di faccia. Sapevo che non aveva alcun senso deprimermi o rattristarmi. Ho fatto l’operazione, le radioterapie e la chemioterapia cercando di restare determinata”.
“La mia vita è cambiata molto – chiosa Vignali – e sono cresciuta tanto a livello mentale. Ho iniziato a dare un valore diverso alle persone, alle amicizie, ai sentimenti e a tante altre cose che prima valutavo in maniera diversa. La mia vita, inevitabilmente, è cambiata anche a livello meccanico, perché ho avuto una serie di problemi che tuttora mi accompagnano, come sbalzi di peso, oscillazioni strane di temperatura che mi danno molto fastidio e talvolta il ciclo che va e viene. Insomma affronto diversi problemi dal lato fisico”.