Quella della Vespa Orientalis a Roma sta prendendo sempre più i contorni di una vera emergenza: le colonie stanno invadendo tutta la città.
Ormai da mesi in molti quartieri di Roma (non solo al centro della città) si sta vivendo una vera emergenza a causa della Vespa Orientalis che, in buona sostanza, ha nidificato praticamente ovunque, tant’è che nel giro le segnalazioni sono triplicate in un solo anno. A favorire la loro comparsa l’ondata di caldo anomalo sia in inverno che in primavera che ha avuto come conseguenza una nidificazione incontrollata.
Il problema è che la comparsa delle colonie in lungo e in largo sta mettendo in ginocchio i cittadini, un po’ come è avvenuto qualche giorno fa in un appartamento di via Igea, in zona Monte Mario. Come riportato dal ‘Messaggero‘, Michela, la proprietaria di casa, uscendo in balcone aveva notato la presenza di troppi insetti riconducibili proprio alla Vespa Orientalis che non sta lasciando scampo.
Le vespe sono riuscite a creare il nido entrando all’interno del foro di aerazione presente sul muro del balcone. E da lì a poco hanno costruito una vera colonia che preoccupa non poco gli esperti. “Al primo posto dove nidificano ci sono sempre i vani dell’avvolgibile delle serrande, le intercapedini e i controsoffitti. In questo momento sono al picco del loro ciclo vitale“, ha spiegato sempre al ‘Messaggero‘ l’etologo Andrea Lunerti che ha anche messo in sicurezza l’abitazione di Michela.
“I nidi variano tra i 400 e i 700 individui e arriveranno alla fine di ottobre a superare il migliaio, quando inizierà la fase dell’accoppiamento invaderanno la città spaventando cittadini e turisti“. Non è stata però un’impresa semplice: oltre alla posizione scomoda del nido, infatti, le vespe stavano allevando le prime regine, il che significa solo una cosa, ovvero l’attacco di massa
“Ho ricevuto decine di attacchi tentativi di punture e li ho sentiti vicino alle orecchie“, ha raccontato ancora. “Qualcuna ha provato a spararmi il veleno nel bulbo oculare, ma gli occhiali da vista mi hanno salvato“. Il problema però è che si tratta di un fenomeno in espansione ormai da due anni a causa del caldo, tant’è che si teme un’invasione a ottobre in tutta Roma se non si interviene tempestivamente.
“La gente lamenta la presenza in balconi, terrazze, ristoranti all’aperto. È sempre importante avvertire la loro esistenza affinché i nidi vengano rimossi il prima possibile al fine di scongiurare la proliferazione“, ha concluso Lunerti.
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