L’inverno è alle porte nonostante il bel tempo e la domanda da porsi è: per potere organizzare un viaggio si deve tenere conto del Covid.
Parliamoci chiaro, la variante Covid che è stata da poco resa ufficiale ha messo in allarme non poche persone, una preoccupazione che ha anche allertato il Governo che fin da subito ha cercato di proporre il richiamo ai vaccini.
La cosa importante di cui tenere conto è il fatto che con l’arrivo dell’inverno, si va anche incontro a dei viaggi e quindi forse anche al ritorno delle mascherine sugli aerei o altre accortezze per evitare il rischio di una nuova pandemia.
Partiamo dal presupposto che la nuova variante si chiama Pirola e sono tanti i Governi di tutto il mondo che stanno cercando di trovare delle soluzioni per contenere il problema, ma entriamo nel vivo della questione.
Viaggi invernali e covid: la restrizione favorisce la diffusione?
Insomma la domanda che sorge davvero spontanea è la seguente, evitare di viaggiare favorisce una diminuzione della variante Covid di cui da tempo si sente parlare? Una ricerca pubblicata nel 2022 ha rilevato che le restrizioni ai viaggi nell’Ue hanno avuto un impatto minimo o nullo sulla diffusione di Omicron.
“Osservando l’impatto dei test pre-partenza imposti da Italia e Finlandia nel dicembre 2021, la ricerca condotta da Oxera e Edge Health non ha riscontrato differenze evidenti nella diffusione della variante del coronavirus” questo si legge nella nota ufficiale e ancora: “Ciò è dovuto principalmente al fatto che le varianti circolano ampiamente prima di essere identificate, motivo per cui l’Oms ha anche messo in guardia contro i divieti di viaggio imposti in maniera troppo frettolosa”.