Le differenze alla guida rispetto al mondo occidentale sono enormi e sostanziali: meglio conoscerle prima di andare
Il codice della strada in Giappone è ben diverso e molto più rigido rispetto a quello italiano ed europeo. Le regole sono inoltre sempre in aggiornamento per permettere a tutti i cittadini (automobilisti, passeggeri e pedoni) di vivere sempre in sicurezza. La prima legge da conoscere riguarda la guida in stato di ebbrezza. In Giappone, infatti, esiste una particolare regola che vieta totalmente a chiunque di mettersi alla guida di un veicolo se ha bevuto almeno tre drink in un determinato periodo di tempo.
Non solo, perché ci sono anche altre regole che prevedono sanzioni e multe particolarmente salate per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza. Da considerare anche che, rispetto a diversi anni fa, i limiti si sono inaspriti un po’. Lo stesso è accaduto anche in Europa, al fine di ridurre gli incidenti ed aumentare la sicurezza di tutti. Un’altra legge che è invece molto particolare, e che può risultare anche buffa e stupida in Italia, è che in Giappone è vietato suonare il clacson. L’uso di questo è, infatti, illegale soprattutto nelle grandi città, come ad esempio Tokyo. Perciò se mai ci dovessimo trovare a guidare in Giappone cerchiamo di non utilizzarlo.
E ancora un’altra regola poi. Un tempo, quando ancora i nipponici si trovavano sotto il dominio americano, era stata imposta a tutto il paese la guida sul lato destro della carreggiata. A partire però dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, e quindi dalla fine del potere degli USA in tutta l’isola, la guida è stata riportata a sinistra. Per evitare incidenti, i pedoni devono muoversi sul lato destro della strada, mentre ciclisti ed automobilisti solo sul lato sinistro.
Cambiano le regole sull’età dall’Italia al Giappone. Nel Sol Levante la patente può essere presa a 20 anni e ha una validità molto minore rispetto alla nostra, di soltanto tre anni. Al termine di questi, il conducente deve ripetere esami scritti e pratici per poterla rinnovare. Per quanto riguarda, invece, i limiti di velocità, parliamo di 60 km orari come regola prettamente generale in assenza di altre segnalazioni. Poi nelle aree urbane si può circolare fino a 40 km orari. In autostrada, invece, il limite massimo è di 100 km/h. Tema delicato in Giappone sono i parcheggi. Lì le sanzioni possono essere molto salate: nelle grandi città come Nagoya, Kyoto, Tokyo, per esempio, il parcheggio su strada è severamente vietato. Vi sono infatti apposite aree per lasciare la macchina.
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