Forse non tutti ancora sanno che anche una compravendita di usato su Vinted può far scattare l’obbligo di dichiararla al Fisco
Giro di vite delle Agenzie delle Entrate sulle vendite di oggettistica varia, anche se usata, tra privati online. Per combattere l’evasione fiscale nel commercio online transfrontaliero, infatti, dal primo gennaio 2023 è entrata in vigore una nuova normativa europea che prevede il pagamento di una tassa per vendite saltuarie tra privati su piattaforme online.
Vinted è una piattaforma online a cui si può accedere sia da sito web che da applicazione mobile. Nei fatti è un portale che fa incontrare chi vuole mettere in vendita quello che non usa più e coloro che vogliono acquistare articoli di seconda mano a prezzi vantaggiosi.
Attenzione a cosa vendete online
Sono sempre di più gli italiani che comprano o vendono qualsiasi tipo di oggetto sui siti online, una moda che oramai ha contagiato tutti, innanzitutto per svuotare gli armadi da indumenti non più utilizzati e poi per riuscire a realizzare affari che una volta si potevano fare nei cosiddetti mercatini di strada. Vinted è uno dei più diffusi, anche se è il più giovane, tra tutti quelli presenti online che mettono in contatto privati per realizzare le loro vendite, e continua ad aumentare il suo volume di affari giorno dopo giorno. Ma ora, proprio per regolamentare anche dal punto di vista fiscale queste transazioni, è scesa in campo, neanche a dirlo, l’Unione Europea con una nuova direttiva. La nuova norma, obbliga le piattaforme online a comunicare le informazioni riguardanti i propri venditori alle autorità fiscali di tutti gli stati europei. Di conseguenza, questa imposizione riguarda anche Vinted e gli utenti che guadagnano vendendo online e che sono tenuti a fornire alla piattaforma dati e informazioni specifiche su vendite e guadagni. Entro il 31 gennaio 2024 Vinted dovrà comunicare i guadagni dei venditori nel 2023.
La nuova normativa europea
“I venditori online che effettuano vendite tra private e anche saltuarie su piattaforme digitali come Vinted, eBay e simili hanno d’ora in poi l’obbligo di pagamento delle tasse e apertura di Partita Iva superato un determinato limite di guadagno, nonché l’obbligo di comunicare in maniera veritiera e trasparente tutti i dati e le informazioni richieste dalle piattaforme, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo principale e codice fiscale o eventuale partita Iva”. Questo il testo integrale della normativa introdotta dal primo gennaio 2023 dalla Comunità Europea che comporterà alcuni accorgimenti dei venditori su queste piattaforme. Si tratta nella fattispecie di tutti coloro che registrano più di 30 vendite nell’arco di un anno o comunque superano la soglia di 2 mila euro di transazioni annuali. Fondamentale è che l’attività di vendita di abiti usati deve innanzitutto svolgersi soltanto a livello privato. Quindi, si dovrà trattare di scambi occasionali, che non hanno carattere di continuità e non sono il risultato di un’attività organizzata o pubblicizzata.