Passate le vacanze e dopo il relax estivo, si torna alla vita di tutti i giorni, ma ci saranno situazioni da rivedere e monitorare
Agosto vuole dire estate, ossia caldo, vacanze e relax, ma come tutte le cose belle hanno una fine e settembre è dietro l’angolo. E come ogni anno e ogni volta che arriva, non porta buone cose e soprattutto buone notizie. Basta vedere quello che sta succedendo con i carburanti, con aziende che non si fanno scrupoli e, nonostante l’intervento del Governo, mettono prezzi che fanno riflettere e soprattutto arrabbiare. I rincari sulla benzina, diesel e gas sono stati davvero tanti, ma non saranno gli unici.
Basti pensare che l’ultima rilevazione da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy ad agosto portava la benzina self in autostrada a 2,014 euro, con punte (e qui la Finanza sta indagando a tappeto) di 2,722 e il gasolio a 1,917 euro. A salire è stata soprattutto la verde, ma in futuro, come è già accaduto fino a qualche mese fa, ad aumentare potrebbe essere il diesel. E la gente non ne può più. “Gli investitori — riporta John Kemp, l’esperto di energia — stanno diventando molto rialzisti sul prezzo del gasolio e di altri distillati medi, incoraggiati dalle basse scorte e dalle crescenti aspettative di un atterraggio morbido dell’economia Usa. Gli hedge fund e altri money manager hanno acquistato l’equivalente di 10 milioni di barili di future e opzioni sul gasolio statunitense“.
Ma non sarà la sola benzina a rincarare. C’è anche il gas che non promette bene. I futures sul Ttf di Amsterdam da alcune rilevazioni indicano una tendenza al rialzo, che potrebbe andare dai 35,4 euro al Megawattora per la consegna a settembre a quasi 40 per ottobre, 48 euro a novembre e 52 a dicembre. Una cosa pazzesca che non fa restare sereni, tutt’altro. Ma anche sui mutui ci sono delle cose da non sottovalutare. da non dimenticar che il 27 luglio la Bce ha aumentato per la nona volta in un anno il tasso di riferimento dell’Eurozona, portandolo al 4,25% con la prospettiva di un ulteriore aumento di un quarto di punto entro fine anno. Si teme, ma sembra quasi una certezza, che ci possa essere un ulteriore rialzo nei meeting di Francoforte in calendario il 14 settembre o il 26 ottobre. Una situazione da monitorare con estrema attenzione, anche perché poi tra gas e mutui vanno a cascare sulle famiglie.
Ma non è tutto. Nel settore alimentare ci sarà una tendenza a lievitare sui prezzi. L’inflazione infatti resterà ancora a doppia cifra e non dà cenni di caduta. Secondo le ultime rilevazioni Istat il carrello della spesa a luglio è aumentato del 10,7 per cento rispetto a un anno fa. A settembre si attendono però nuovi rincari.
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